"Anche Siena ne fa le spese", dice il sindacato
SIENA. Un nuovo documento è stato presentato ai rappresentanti sindacali nazionali della Polizia di Stato dal Dipartimento della P.S. con cui si ripropongono le chiusure di alcuni presidi di polizia sul territorio nazionale. Altro documento simile era già stato avanzato a marzo scorso ed aveva provocato innumerevoli interrogazioni a vari livelli politici un po su tutto il territorio nazionale in quanto si teme che i tagli in questione compromettano seriamente il controllo del territorio e quindi la sicurezza delle città interessate.
Tra queste Siena è destinataria della previsione di chiusura della Sezione di Polizia Postale e del Posto di Polizia Ferroviaria. In tal modo la Stazione Ferroviaria (per cui è previsto un “posto di appoggio” senza personale!!) rimarrebbe senza controllo e la soppressione della Polizia Postale riverserebbe le indagini telematiche, di pedo pornografia ed altre attività molto importanti, su personale diverso e non qualificato. Il sindacato, oltre ad esprimere preoccupazione per la sicurezza, teme che gli agenti al momento impiegati in tali Uffici, siano riversati, senza tener conto delle loro specializzazioni, in altri settori magari in sofferenza, effettuando così un calcolo di tipo ragioneristico sulla gestione dei poliziotti che non tenga conto delle reali esigenze dell’utenza. Molto meglio sarebbe, se proprio si dovessero tagliare i citati Uffici, che ciò fosse fatto in maniera graduale consentendo ad altri Uffici di inserirsi nelle ridette incombenze.
Non appena ne ho avuta notizia ho immediatamente informato il sottosegretario alla Giustizia dott. Ferri che proprio una settimana fa era positivamente intervenuto in un convegno organizzato dalla UGL Polizia di Siena sul tema del paventato taglio da parte del Governo ai presidi di polizia. Il dott. Ferri ha promesso il suo autorevole intervento.
Ricordo che nella scorsa primavera sia il Consiglio Comunale di Siena che quello provinciale si erano espressi con documenti, largamente condivisi dalle varie fazioni politiche, di sostegno alla presenza degli Uffici di Polizia sul territorio senese ed interventi parlamentari erano stati fatti dagli onorevoli PARISI, FAENZI (F.I.) e MOLTENI (Lega Nord).
Tra queste Siena è destinataria della previsione di chiusura della Sezione di Polizia Postale e del Posto di Polizia Ferroviaria. In tal modo la Stazione Ferroviaria (per cui è previsto un “posto di appoggio” senza personale!!) rimarrebbe senza controllo e la soppressione della Polizia Postale riverserebbe le indagini telematiche, di pedo pornografia ed altre attività molto importanti, su personale diverso e non qualificato. Il sindacato, oltre ad esprimere preoccupazione per la sicurezza, teme che gli agenti al momento impiegati in tali Uffici, siano riversati, senza tener conto delle loro specializzazioni, in altri settori magari in sofferenza, effettuando così un calcolo di tipo ragioneristico sulla gestione dei poliziotti che non tenga conto delle reali esigenze dell’utenza. Molto meglio sarebbe, se proprio si dovessero tagliare i citati Uffici, che ciò fosse fatto in maniera graduale consentendo ad altri Uffici di inserirsi nelle ridette incombenze.
Non appena ne ho avuta notizia ho immediatamente informato il sottosegretario alla Giustizia dott. Ferri che proprio una settimana fa era positivamente intervenuto in un convegno organizzato dalla UGL Polizia di Siena sul tema del paventato taglio da parte del Governo ai presidi di polizia. Il dott. Ferri ha promesso il suo autorevole intervento.
Ricordo che nella scorsa primavera sia il Consiglio Comunale di Siena che quello provinciale si erano espressi con documenti, largamente condivisi dalle varie fazioni politiche, di sostegno alla presenza degli Uffici di Polizia sul territorio senese ed interventi parlamentari erano stati fatti dagli onorevoli PARISI, FAENZI (F.I.) e MOLTENI (Lega Nord).
Mauro Marruganti segretario regionale per la Toscana della UGL Polizia di Stato