Gli aiuti di Stato a MPS ed il monito di Bruxelles all'Italia
di Red
In difficoltà pure il ministro dell’Economia Grilli, visto che per salvare i conti finali c’è bisogno che arrivino i 3,4 miliardi dei bond e, come racconta la Reuters, gli verrà chiesto dalla Ue di fare una seconda legge, chiara e trasparente, che spieghi a tutti come stanno le cose in realtà. Col pericolo (per loro, non per i cittadini o i dipendenti) che, entrando MPS nel perimetro della Pubblica Amministrazione, i personaggi che gravitano oggi intorno alla banca debbano allontanarsi e arrivino forze veramente nuove. Molti a Siena non si rendono ancora conto della della situazione: che l’ultima trimestrale sia stata una sconfitta per il Tandem (anche se a Viola in particolare non si possono fare appunti importanti), è chiaro; come è chiaro che l’informazione ha decisamente glissato sull’argomento. L’interesse generale vuole che azienda e sindacati lavorino immediatamente a stretto contatto per affrontare la riduzione dei costi, visto che i ricavi sono in discesa e, purtroppo, i crediti deteriorati, frutto di una gestione del patrimonio del Monte, in costante disvelamento: non riusciamo a informarvi di una situazione fallimentare, come il crac Amato ad esempio, che subito esce la notizia di un’altra posizione critica e irrecuperabile. Le sette principali banche italiane hanno presentato tutte la terza trimestrale nello stesso giorno; non a caso solo quella di Rocca Salimbeni non ha offerto spunti per significare una ripresa dell’istituto. E i traccheggiamenti della politica all’interno dell’istituto che non vogliono l’ammissione della gravità delle cose e rendere palese la nazionalizzazione in atto possono aggiungere solo danni all’immagine e alla sostanza del Monte.