Aggiornamento in tempo reale delle dismissioni e della perdita della maggioranza assoluta
di Red
SIENA. La Fondazione MPS vende tutto, come promesso nel piano di ristrutturazione del debito contratto, con tanto di covenant, con Credit Suisse e il pool di banche collegate. Tutto, al punto di trascinare in ribasso il titolo a Piazza Affari, per rumours non meglio specificati di analisti finanziari che intravedevano la longa manus di Mediobanca nel turbinio di vendite di titoli senese, che faceva pensare si fossero aggiunti anche quelli in cassaforte a Palazzo Sansedoni.
Anche i media “ufficiali” si sono accorti che le quote in Cassa Depositi e Prestiti sono state praticamente alienate, e corre voce che anche il 5,6% in F2i sia stato già venduto. Finirà il conflitto di interessi dell’ex assessore regionale Riccardo Conti, che uscirà dal Cda di F2i.
L’attesa è per San Valentino, giorno in cui si riunirà la Deputazione per approvare le dismissioni e il definitivo appiattirsi del portafoglio della Fondazione sul solo titolo MPS, cosa contraria ai criteri di gestione del buon padre di famiglia e della legge istitutiva delle fondazioni italiane. Ma tant’è.
In quella riunione si dovrà altresì prendere atto che, stante l’impossibilità di Rocca Salimbeni di concedere utili o dividendi ai soci di qualsiasi natura, per uscire da questa devastante e definitiva crisi finanziaria si dovrà mettere veramente sul mercato almeno il 15% delle azioni di MPS del suo primo socio, ex maggioranza assoluta. Viste le risultanze della riunione dell’Eba, una volta tanto sarebbe consigliabile attendere qualche giorno un deciso aumento del valore del titolo in Borsa.