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SIENA. Primi risultati per MED-IPPC-NET, il progetto che ha ricevuto finanziamenti europei e che intende individuare lo stato di implementazione della Direttiva Comunitaria IPPC Prevenzione e Controllo Integrato dell’Inquinamento ed identificare nei quattro paesi mediterranei coinvolti, ovvero Grecia, Italia, Slovenia, Spagna, le principali differenze e ambiti di miglioramento nell’implementazione della Direttiva.
La tutela e il rispetto ambientale sono dunque le grandi finalità di questo progetto di cui è partner Eurobic Toscana Sud. A tal proposito, nell’ambito del secondo meeting che si è svolto a Pisa, alla Scuola Superiore Sant’Anna, gli scorsi 5 e 6 novembre 2009, sono stati presentati i risultati dell’Analisi Regionale del progetto.
I risultati derivano dallo studio e dall’analisi che ciascun partner ha condotto sotto tre specifici aspetti relativi al progetto IPPC: l’aspetto legislativo (riguardante le leggi nazionali e regionali che hanno implementato la direttiva comunitaria), l’aspetto amministrativo (riguardante le procedure amministrative per il rilascio dei documenti tecnici previsti dalla direttiva comunitaria) e l’aspetto tecnico (relativo ai documenti tecnici rilasciati dalle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese che esercitano attività produttive di vario tipo soggette alla direttiva IPPC).MED-IPCC-NET è il progetto che si sviluppa su un arco di 30 mesi, co-finanziato dal Fondo per lo Sviluppo Regionale dell’Europa attraverso i programmi MED per la cooperazione internazionale con un investimento complessivo, di 1.223.727 Euro. Il suo principale obiettivo è quello di identificare aspetti chiave nell’implementazione della Direttiva 96/61/EC IPCC e 2008/1/EC Direttiva IPPC in relazione alla Prevenzione ed al Controllo Integrato dell’Inquinamento nell’Area Mediterranea.
Il fine è quello di stabilire un insieme di criteri che possano servire come base a tutte le regioni mediterranee che vogliano migliorarne l’implementazione. Per raggiungere gli obiettivi i partner del progetto hanno aderito ad un network, permettendo un confronto tra le differenti regioni coinvolte e la rilevazione di eventuali punti di forza e di debolezza nell’attuazione, facilitando il trasferimento delle conoscenze e dell’esperienze tra di loro e quindi rafforzando la competitività e il rispetto dell’ambiente nell’area mediterranea.La Scuola Sant’Anna è partner e referente scientifico di questo progetto co-finanziato al 75% dalla Commissione Europea, coordinato dallo IAT, l’Istituto Andaluso di Tecnologia, e dalla Regione Andalusia. Gli altri partner del progetto, presenti durante il meeting, sono la Comunidad Valenciana, ARPA Piemonte, ARPA Sicilia, Eurobic Toscana Sud, il Centro Scientifico di Ricerca Bistra Ptuj (Slovenia) e il Centro Ambientale di Kozani (Grecia).
La tutela e il rispetto ambientale sono dunque le grandi finalità di questo progetto di cui è partner Eurobic Toscana Sud. A tal proposito, nell’ambito del secondo meeting che si è svolto a Pisa, alla Scuola Superiore Sant’Anna, gli scorsi 5 e 6 novembre 2009, sono stati presentati i risultati dell’Analisi Regionale del progetto.
I risultati derivano dallo studio e dall’analisi che ciascun partner ha condotto sotto tre specifici aspetti relativi al progetto IPPC: l’aspetto legislativo (riguardante le leggi nazionali e regionali che hanno implementato la direttiva comunitaria), l’aspetto amministrativo (riguardante le procedure amministrative per il rilascio dei documenti tecnici previsti dalla direttiva comunitaria) e l’aspetto tecnico (relativo ai documenti tecnici rilasciati dalle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese che esercitano attività produttive di vario tipo soggette alla direttiva IPPC).MED-IPCC-NET è il progetto che si sviluppa su un arco di 30 mesi, co-finanziato dal Fondo per lo Sviluppo Regionale dell’Europa attraverso i programmi MED per la cooperazione internazionale con un investimento complessivo, di 1.223.727 Euro. Il suo principale obiettivo è quello di identificare aspetti chiave nell’implementazione della Direttiva 96/61/EC IPCC e 2008/1/EC Direttiva IPPC in relazione alla Prevenzione ed al Controllo Integrato dell’Inquinamento nell’Area Mediterranea.
Il fine è quello di stabilire un insieme di criteri che possano servire come base a tutte le regioni mediterranee che vogliano migliorarne l’implementazione. Per raggiungere gli obiettivi i partner del progetto hanno aderito ad un network, permettendo un confronto tra le differenti regioni coinvolte e la rilevazione di eventuali punti di forza e di debolezza nell’attuazione, facilitando il trasferimento delle conoscenze e dell’esperienze tra di loro e quindi rafforzando la competitività e il rispetto dell’ambiente nell’area mediterranea.La Scuola Sant’Anna è partner e referente scientifico di questo progetto co-finanziato al 75% dalla Commissione Europea, coordinato dallo IAT, l’Istituto Andaluso di Tecnologia, e dalla Regione Andalusia. Gli altri partner del progetto, presenti durante il meeting, sono la Comunidad Valenciana, ARPA Piemonte, ARPA Sicilia, Eurobic Toscana Sud, il Centro Scientifico di Ricerca Bistra Ptuj (Slovenia) e il Centro Ambientale di Kozani (Grecia).
L’incontro a Pisa ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra i partner del progetto, che ha preso il via lo scorso mese di maggio. I dati ottenuti dall’analisi territoriale costituiscono la base per la costruzione e lo sviluppo della metodologia comune in un settore industriale per ogni regione partecipante, allo scopo di testare la sua adeguatezza, ma anche introdurre un continuo processo di miglioramento.