Il gettito ad aggi dovrebbe ammontare a 1,5 mdl di euro. Ma non ci sono progetti concreti per l'utilizzo razionale di questa somma
SIENA. L’anno che si sta per chiudere, oltre a segnare una flessione delle presenze dei turisti in città ed il consolidamento di un turismo “mordi e fuggi”, è stato caratterizzato dall’imposizione della tassa di soggiorno per tutti i visitatori del nostro territorio, tributo che nei mesi di settembre/ottobre ha avuto un incremento di € 0.50 per le strutture ricettive fino 4 stelle ed extra alberghiere ed un aumento di € 2.00 per le residenze d’epoca.
Le stime sulle entrate si aggirano su 1.5 mln di euro, ma ad oggi mancano chiarezza e progetti concreti su come e quando questi soldi verranno investiti.
E’ bene precisare che l’art. 4 del D.lgs. 23/11 prevede espressamente che il gettito derivante dall’imposta di soggiorno sia destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali.
Ci sembra che tutto questo sia ad oggi mancato e che l’amministrazione comunale dimissionaria abbia agito prescindendo da un necessario e costante dialogo con le associazioni di categoria.
A nostro parere è da questa imprescindibile necessità di confronto e dialogo che occorre partire per varare progetti seri e concreti, in una visione di sistema con i principali asset del territorio, affinché il settore turistico possa davvero veicolare la ripresa dell’economia cittadina.
Riteniamo indispensabile dare priorità ad interventi finalizzati sia al miglioramento dei servizi che al rilancio di progetti e iniziative attraverso operazioni di marketing, del territorio.
Di assoluta rilevanza è il rilancio dell’immagine del territorio senese e di quello limitrofo facendo leva su quelle che sono le risorse culturali, artistiche, storiche, ambientali ed enogastronomiche per favorire l’interesse di chi volendo visitare la Toscana, possa trovare in Siena la sintesi del tipo di vacanza ideale di cui godere non solo in occasione del Palio.
Per far questo è, ad esempio, possibile che parte delle risorse acquisite con la tassa di soggiorno possano essere destinate per la partecipazione delle ATP a fiere turistiche nazionali ed europee in cui promuovere l’immagine della città, ed a iniziative quali, ad esempio, una mostra-mercato dell’antiquariato, una fiera della vivaistica e dei fiori o all’organizzazione di eventi enogastronomici in grado di attirare visitatori italiani e stranieri nei periodi dell’anno meno interessati dai flussi turistici.
Le politiche turistiche non possono, inoltre, essere svincolate da quelle culturali, come purtroppo abbiamo assistito anche nel recente passato, per cui occorre riflettere su progetti che possano rendere la città maggiormente attrattiva facendone un laboratorio culturale, sede di eventi ed attività di interesse nazionale ed internazionale ottimizzando quelle risorse (su tutte il Santa Maria della Scala) che sono state mortificate da una classe politica incapace di valorizzarle e renderle produttive.
Marco Pasetto – Movimento civico Senese
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