Punto per punto "i precisi impegni" della maggioranza
SIENA. Da Renato Tucci, consigliere comunale PdL, riceviamo e pubblichiamo.
“Gentile Direttore,
le argomentazioni addotte da Pietraserena per giustificare il voto a favore della mozione presentata dalla maggioranza in merito alla Fondazione MPS non possono passare senza replica perché quando si trattano coloro che coerentemente continuano a fare opposizione come opportunisti e ottusi è necessario essere inattaccabili. Poiché la stragrande maggioranza dei cittadini ed anche buona parte degli addetti ai lavori non hanno diretta conoscenza dei documenti di cui si parla nel comunicato, si rendono indispensabili alcune precisazioni.
Pietraserena giustifica il suo appoggio al documento di Ceccuzzi, perchè di questo in soldoni si tratta al di là delle belle parole di circostanza, in quanto, dopo gli emendamenti approvati, “per la prima volta nella storia contiene inedite ammissioni di responsabilità, e critica espressamente, seppure in modo ancora non del tutto soddisfacente, l’operazione Antonveneta; la mozione contiene inoltre precisi impegni: a valutare un’azione di responsabilità, al contenimento dei compensi degli amministratori e dei dirigenti dei due Enti, alla salvaguardia dei lavoratori del Consorzio Operativo, della Direzione Generale e di tutte le sedi Senesi, alla necessaria revisione dello Statuto della Fondazione MPS”.
Brevemente, punto per punto, scusandomi per lo strazio della nostra bella lingua dovuto agli estensori. La ammissione di responsabilità e la critica alla acquisizione di Antonveneta, dopo l’emendamento D’Onofrio, sono così espresse: “il perdurare dell’emergenza economica e finanziaria ha ulteriormente logorato le performance delle banche commerciali che hanno risentito dell’andamento dell’economia reale e non ha risparmiato la Banca Monte dei Paschi impegnata, peraltro, nel processo di integrazione industriale di Banca Antonveneta, la cui acquisizione in tale condizione è risultata essere assai impegnativa, è avvenuta poco prima del deflagrare della crisi finanziaria che ha drasticamente ridotto tutti gli attivi delle banche e, nel caso in questione, con conseguenze sui dividendi a disposizione della Fondazione Monte dei Paschi”
Per la azione di responsabilità, sempre dopo un emendamento D’Onofrio, la mozione così recita: “tutti gli organi competenti della Fondazione Monte dei Paschi dovranno valutare, nella propria autonomia e sfera di competenza, i necessari approfondimenti tesi ad accertare eventuali comportamenti in difformità alle indicazioni dello statuto della stessa Fondazione Monte dei Paschi, anche al fine di intraprendere un’eventuale azione di responsabilità a tutela degli interessi della comunità”.
Riguardo al contenimento dei compensi “è auspicabile che la Fondazione valuti una opportuna riduzione dei compensi e, in ragione di tale scelta, rappresenti alla assemblea della Banca la opportunità di procedere ad una consistente riduzione dei compensi degli amministratori”.
A proposito del Consorzio Operativo si fa per l’appunto menzione a pericolose “sinergie con altre imprese del settore”, pericolose perché, come ha bene argomentato Laura Vigni, autorizzano partnership con aziende spregiudicate tipo IBM con magari i bei risultati visti per Poste Italiane.
Infine, dopo l’emendamento Tafani, per lo statuto la mozione dà mandato al Sindaco “ad avanzare una proposta del metodo con il quale, in coerenza col programma di mandato, elaborare modifiche allo statuto della Fondazione Monte dei Paschi da sottoporre agli organi competenti, alla luce dei cambiamenti avvenuti e delle mutate condizioni in cui si trova l’Ente”.
Questo è quanto, questi sono “i precisi impegni” presi dalla maggioranza. I documenti sono a disposizione. Ne valeva la pena? Ai posteri l’ardua sentenza”.