Il candidato sindaco commenta la vicenda del "papello", secondo lui, palesemente falso

SIENA. Carta canta: quello che tutti mormoravano si è concretizzato in un documento scritto, con tanto di data, che ufficializza il sistema Siena attraverso un accordo formale tra Ceccuzzi e Verdini, gli uomini forti dei due schieramenti. E’ vero che in calce al documento non c’è nessuna firma, è vero che chiunque avrebbe potuto scriverlo, é vero che i due protagonisti hanno smentito con prontezza e decisione minacciando querele a destra e a manca. Tutto vero. Il problema non sta nel documento, palesemente falso e da cui pubblicamente ci dissociamo. Il problema sta nei fatti. I fatti sono testardi, recita un proverbio inglese reso celebre da Mark Twain. I fatti partono dall’accordo Verdini-Martini per il “toscanellum”, famigerato sistema elettorale regionale a liste bloccate poi traslato a livello nazionale diventando “porcellum”, fino ad arrivare alla folcloristica candidatura di Alex Nannini a sindaco di Siena, attraversando anni ed anni di non belligeranza e di accordi sopra e sottobanco tra una maggioranza priva di ogni slancio ideale ed attenta solo alla gestione pervasiva del potere ed una opposizione generalmente più portata a collaborare che a controllare e contrastare, che ha sistematicamente disatteso il mandato dei suoi malcapitati elettori.
Il risultato di questa politica malsana è sotto gli occhi di tutti: le secolari Istituzioni senesi sono state devastate nel giro di pochi anni ed oggi rimangono solo le macerie. Un disastro dal quale si può avere una concreta speranza di uscita solo restituendo la amministrazione della Città ai cittadini senza intermediazioni partitiche, con un governo civico che sappia interpretare al meglio le speranze e le aspettative degli elettori, operando nell’interesse generale con sobrietà, trasparenza ed intelligenza.
Enrico Tucci
Candidato Sindaco di PIETRASERENA e Siena C’E’