Gli analisti: "Il piano di ristrutturazione a un punto morto"
ROMA. Gli analisti sono pessimisti e dopo trimestrali in perdita, si aspettano che il Monte dei Paschi presenti un conto in rosso di proporzioni superiori ai precedenti: un miliardo. di perdite, ovvero
due anni e mezzo senza utile. La banca – secondo Bloomberg – dovrebbe risentire di una serie di componenti straordinarie, cheporterrebbero il totale del rosso a 576 milioni di euro, per effetto di nuovi accantonamenti (circa 1,25 miliardi, secondo Kepler Chevraux) e degli oneri di ristrutturazione legati ailicenziamenti (circa 310 milioni). per un totale di circa 1,5 miliardi di euro. Sottraendo i proventi si arriverebbe a circa 929 milioni di euro.
Nel cda di mercoledì si parlerà del capital plan con il nuovo aumento di capitale di 2,5 miliardi richiesto da Bce dopo il risultato degli stress test. L’operazione servirà a rimborsare i Monti bond e a dotare la banca di una base patrimoniale in linea con gli standard internazionali. Ciononostante, gli analisti continuano a pensare che il prossimo passo sia l’aggregazione con un’altra banca
internazionale, seguendo l’ipotesi che Ubs e Citigroup stiano cercando un partner per Mps. Prenderebbe così corpo la voce circolata qualche mese fa di un’aggregazione con una banca straniera e la conferma di Alessandro Profumo al vertice del nuovo istituto.
due anni e mezzo senza utile. La banca – secondo Bloomberg – dovrebbe risentire di una serie di componenti straordinarie, cheporterrebbero il totale del rosso a 576 milioni di euro, per effetto di nuovi accantonamenti (circa 1,25 miliardi, secondo Kepler Chevraux) e degli oneri di ristrutturazione legati ailicenziamenti (circa 310 milioni). per un totale di circa 1,5 miliardi di euro. Sottraendo i proventi si arriverebbe a circa 929 milioni di euro.
Nel cda di mercoledì si parlerà del capital plan con il nuovo aumento di capitale di 2,5 miliardi richiesto da Bce dopo il risultato degli stress test. L’operazione servirà a rimborsare i Monti bond e a dotare la banca di una base patrimoniale in linea con gli standard internazionali. Ciononostante, gli analisti continuano a pensare che il prossimo passo sia l’aggregazione con un’altra banca
internazionale, seguendo l’ipotesi che Ubs e Citigroup stiano cercando un partner per Mps. Prenderebbe così corpo la voce circolata qualche mese fa di un’aggregazione con una banca straniera e la conferma di Alessandro Profumo al vertice del nuovo istituto.