MILANO. Il Gruppo Mps amplia la sua azione di intervento a favore dei nuclei familiari più esposti ai venti di crisi che soffiano forti in questi mesi. Il pacchetto messo in atto e presentato oggi (10 febbraio) a Milano, pare che possa riguardare molto da vicino circa 100mila nuclei familiari.
Se l'attenzione si è diretta con forza sulla situazione "mutui" – il pacchetto prevede la sospensione delle rate di quelli in essere per un periodo da 6 a fino 12 mesi ed il lancio del Mutuo MPS Protezione – la conferenza stampa di questa mattina è servita anche per capire dove sta andando la banca e quali sono i suoi orientamenti nella tempesta finanziaria che ha investito – e che investe – il mondo.
Se solo qualche giorno fa un comunicato della Lega Nord senese informava di un incontro con in Presidente della Commissione Bilancio della Camera – incontro durante il quale si era parlato di aiuti del Governo alle banche e di eventuale contatto con la dirigenza dell'istituto senese per verificare l'opportunità di accedere a questi strumenti – oggi il direttore generale della Banca Mps, Antonio Vigni, commenta gli aiuti governativi ribattezzati "Tremonti bond".
"Confermo quel che abbiamo già detto: vediamo utilità nell'intervento studiato dal Governo per le banche – ha detto Vigni – Non riteniamo infatti che ci saranno dei veri e propri salvataggi ma che semplicemente saranno introdotti degli elementi positivi che permetternno alle banche di continuare ad aiutare le aziende in questo momento di crisi".
Determinanti per l'utilizzo dei bond governativi saranno le condizioni, che emergeranno dagli incontri tra il Tesoro, le principali banche e l'ABI che si dovrebbe tenere a breve. ''Valuteremo le condizioni – ha detto Vigni – che saranno determinanti per l'utilizzo di questo strumento''. A proposito del tasso, che dovrebbe aggirarsi sul 7,5% secondo indiscrezioni, Vigni ha detto che ''le condizioni non possono essere prese singolarmente, aspetteremo tutte le indicazioni per valutare''.
Vigni ha anche aggiunto di avere fiducia nel buon esito delle analisi attualmente in corso da parte del Ministero del Tesoro, Abi e Bankitalia ma che Mps resta in posizione di attesa. Anche perchè " siamo nelle condizioni di potere sfruttare questa fase delicata come già fatto in passato in momenti analoghi, ad esempio nel 2001, 2002 e 2003" ha detto sereno Vigni.
CESSIONE SPORTELLI
Curiosità sull'operazione di cessione degli sportelli in eccesso. Dopo la decisione dell'Antitrust seguita all'acquisizione di Antonveneta di obbligare Mps a cedere 150 sportelli tra sette mesi – la data era slittata da maggio a metà settembre – Vigni oggi informa: "Stiamo andando avanti con la cessione degli sportelli. C'è stata più di una manifestazione di interesse e stiamo lavorando con determinazione".
I nomi venuti fuori qualche settimana fa erano cui Deutsche Bank e Barclays ma, dalle parole di Vigni si evince che i nomi in lizza siano più di due.
Nessun ripensamento, comunque, sull'operazione di acquisizione di Antonveneta che pure aveva lasciato – e lascia – perplessi molti "commentatori finanziari".
"Antonveneta resta un investimento strategico" ha concluso Vigni.
Se l'attenzione si è diretta con forza sulla situazione "mutui" – il pacchetto prevede la sospensione delle rate di quelli in essere per un periodo da 6 a fino 12 mesi ed il lancio del Mutuo MPS Protezione – la conferenza stampa di questa mattina è servita anche per capire dove sta andando la banca e quali sono i suoi orientamenti nella tempesta finanziaria che ha investito – e che investe – il mondo.
Se solo qualche giorno fa un comunicato della Lega Nord senese informava di un incontro con in Presidente della Commissione Bilancio della Camera – incontro durante il quale si era parlato di aiuti del Governo alle banche e di eventuale contatto con la dirigenza dell'istituto senese per verificare l'opportunità di accedere a questi strumenti – oggi il direttore generale della Banca Mps, Antonio Vigni, commenta gli aiuti governativi ribattezzati "Tremonti bond".
"Confermo quel che abbiamo già detto: vediamo utilità nell'intervento studiato dal Governo per le banche – ha detto Vigni – Non riteniamo infatti che ci saranno dei veri e propri salvataggi ma che semplicemente saranno introdotti degli elementi positivi che permetternno alle banche di continuare ad aiutare le aziende in questo momento di crisi".
Determinanti per l'utilizzo dei bond governativi saranno le condizioni, che emergeranno dagli incontri tra il Tesoro, le principali banche e l'ABI che si dovrebbe tenere a breve. ''Valuteremo le condizioni – ha detto Vigni – che saranno determinanti per l'utilizzo di questo strumento''. A proposito del tasso, che dovrebbe aggirarsi sul 7,5% secondo indiscrezioni, Vigni ha detto che ''le condizioni non possono essere prese singolarmente, aspetteremo tutte le indicazioni per valutare''.
Vigni ha anche aggiunto di avere fiducia nel buon esito delle analisi attualmente in corso da parte del Ministero del Tesoro, Abi e Bankitalia ma che Mps resta in posizione di attesa. Anche perchè " siamo nelle condizioni di potere sfruttare questa fase delicata come già fatto in passato in momenti analoghi, ad esempio nel 2001, 2002 e 2003" ha detto sereno Vigni.
CESSIONE SPORTELLI
Curiosità sull'operazione di cessione degli sportelli in eccesso. Dopo la decisione dell'Antitrust seguita all'acquisizione di Antonveneta di obbligare Mps a cedere 150 sportelli tra sette mesi – la data era slittata da maggio a metà settembre – Vigni oggi informa: "Stiamo andando avanti con la cessione degli sportelli. C'è stata più di una manifestazione di interesse e stiamo lavorando con determinazione".
I nomi venuti fuori qualche settimana fa erano cui Deutsche Bank e Barclays ma, dalle parole di Vigni si evince che i nomi in lizza siano più di due.
Nessun ripensamento, comunque, sull'operazione di acquisizione di Antonveneta che pure aveva lasciato – e lascia – perplessi molti "commentatori finanziari".
"Antonveneta resta un investimento strategico" ha concluso Vigni.