SIENA. Si è tenuto oggi il Consiglio di Amministrazione di Sansedoni S.p.A., che ha deliberato un’operazione di scissione totale non proporzionale, volta all’uscita dalla sua compagine sociale della Silvano Toti S.p.A., attuale azionista al 28%. Da tempo si parlava dell'uscita dell'azionista e la decisione è stata presa in sintonia e accordo tra tutte le parti.
Preliminarmente alla riunione del Consiglio di Amministrazione, i quattro soci hanno siglato un accordo quadro che prevede che entro il 30 giugno 2010 sia compiutamente realizzata un’operazione di scissione totale non proporzionale di Sansedoni, all’esito della quale si determinerà lo scioglimento dell’attuale Sansedoni e la contestuale costituzione di due società beneficiarie:
1) della prima Beneficiaria sarà azionista unica la Silvano Toti S.p.A. e le saranno assegnate la porzione di attivo patrimoniale di Sansedoni costituita dalla partecipazione totalitaria nella Sviluppo e Interventi Edili S.r.l., società proprietaria dell’area di Bufalotta, e disponibilità liquide;
2) della seconda Beneficiaria (Nuova Sansedoni) saranno azionisti tutti gli attuali soci di Sansedoni, eccetto la Silvano Toti. Alla Nuova Sansedoni sarà assegnata la residua porzione dell’attivo patrimoniale di Sansedoni, pari complessivamente al 72,21% del patrimonio netto di Sansedoni al 30 settembre 2009.
Inoltre è stato concordato di costituire una Newco, controllata degli stessi soci di Sansedoni, alla quale sarà ceduto il contratto preliminare di un’area immobiliare da sviluppare (Casalboccone in Roma).
Il Piano Industriale approvato dai soci di Sansedoni nel 2007 prevedeva un mix di attività con un buon livello di equilibrio tra gestione di beni a reddito e attività di sviluppo immobiliare. Nel tempo, l’attività di Sansedoni si è concentrata su queste ultime, divenute preponderanti con significativi investimenti e co-investimenti con altri operatori in svariati progetti di sviluppo immobiliare.
Pertanto, l’implementazione del Piano Industriale ha progressivamente registrato una divergente visione tra i Soci, pur nella comune consapevolezza degli eccellenti risultati operativi raggiunti dalla società in questi anni.
Fondazione MPS, anche nell’interesse degli altri Soci, ha da tempo dato avvio ad uno studio, con il supporto dell’advisor finanziario Mediobanca S.p.A., finalizzato a strutturare un nuovo modello di business Sansedoni S.p.A., anche alla luce degli attuali scenari di mercato. Il nuovo modello di business, peraltro ancora in fase di elaborazione definitiva, individua nell’incremento dell’attività di asset management un fattore determinante per una maggiore specializzazione nello svolgimento delle diverse attività, per una minor concentrazione del rischio, e per una maggiore flessibilità della struttura societaria. Tale evoluzione di Sansedoni comporterà la necessità di una modifica del modello societario ed operativo verso una piattaforma attiva in particolare:
1) nella selezione di opportunità di investimento;
2) nella strutturazione di progetti e operazioni, ivi incluse la ricerca e l’aggregazione di investitori terzi;
3) nella gestione e supervisione dei progetti e dei portafogli, ivi incluso il coordinamento delle eventuali fasi di commercializzazione.
Tale piattaforma demanderà attività specifiche a soggetti specializzati nei settori di riferimento (SGR, società di gestione di portafogli di NPL o distressed asset, società di servizi immobiliari, ecc.).
All’inverso, è emersa l’intenzione del Gruppo Toti di continuare a sviluppare modelli di business più coerenti con la propria vocazione di developer immobiliare.
L’uscita del Gruppo Toti si realizza, quindi, in piena sintonia con gli altri soci di Sansedoni e le parti, che peraltro continuano ad essere impegnate in importanti iniziative comuni, auspicano la possibilità, nel futuro, di collaborare su nuovi progetti immobiliari, in un mercato, come quello italiano, che presenta ottime opportunità di investimento a seguito della recente crisi del settore.
Il presidente della Fondazione Monte dei Paschi ha commentato: "Ringrazio il Gruppo Toti per questi anni di collaborazione come partner all’interno di Sansedoni. Una collaborazione che ha dato buoni frutti e che ha contribuito allo sviluppo della società. Solo una divergenza di strategie ha portato alla conclusione di questa esperienza comune: da parte dei soci rimasti in Sansedoni l’individuazione di una maggiore specializzazione dell’attività di asset management, mentre il Gruppo Toti guarda a modelli di business più coerenti con la propria vocazione di developer immobiliare.Due strade dunque che si dividono in maniera consensuale, e che proprio per come avviene l’uscita del Gruppo Toti, non è detto che non possano di nuovo incrociarsi in futuro in ulteriori forme di collaborazione. Come Fondazione Mps ci impegneremo per l’ulteriore sviluppo di Sansedoni, e nella ricerca di nuovi partner".
Preliminarmente alla riunione del Consiglio di Amministrazione, i quattro soci hanno siglato un accordo quadro che prevede che entro il 30 giugno 2010 sia compiutamente realizzata un’operazione di scissione totale non proporzionale di Sansedoni, all’esito della quale si determinerà lo scioglimento dell’attuale Sansedoni e la contestuale costituzione di due società beneficiarie:
1) della prima Beneficiaria sarà azionista unica la Silvano Toti S.p.A. e le saranno assegnate la porzione di attivo patrimoniale di Sansedoni costituita dalla partecipazione totalitaria nella Sviluppo e Interventi Edili S.r.l., società proprietaria dell’area di Bufalotta, e disponibilità liquide;
2) della seconda Beneficiaria (Nuova Sansedoni) saranno azionisti tutti gli attuali soci di Sansedoni, eccetto la Silvano Toti. Alla Nuova Sansedoni sarà assegnata la residua porzione dell’attivo patrimoniale di Sansedoni, pari complessivamente al 72,21% del patrimonio netto di Sansedoni al 30 settembre 2009.
Inoltre è stato concordato di costituire una Newco, controllata degli stessi soci di Sansedoni, alla quale sarà ceduto il contratto preliminare di un’area immobiliare da sviluppare (Casalboccone in Roma).
Il Piano Industriale approvato dai soci di Sansedoni nel 2007 prevedeva un mix di attività con un buon livello di equilibrio tra gestione di beni a reddito e attività di sviluppo immobiliare. Nel tempo, l’attività di Sansedoni si è concentrata su queste ultime, divenute preponderanti con significativi investimenti e co-investimenti con altri operatori in svariati progetti di sviluppo immobiliare.
Pertanto, l’implementazione del Piano Industriale ha progressivamente registrato una divergente visione tra i Soci, pur nella comune consapevolezza degli eccellenti risultati operativi raggiunti dalla società in questi anni.
Fondazione MPS, anche nell’interesse degli altri Soci, ha da tempo dato avvio ad uno studio, con il supporto dell’advisor finanziario Mediobanca S.p.A., finalizzato a strutturare un nuovo modello di business Sansedoni S.p.A., anche alla luce degli attuali scenari di mercato. Il nuovo modello di business, peraltro ancora in fase di elaborazione definitiva, individua nell’incremento dell’attività di asset management un fattore determinante per una maggiore specializzazione nello svolgimento delle diverse attività, per una minor concentrazione del rischio, e per una maggiore flessibilità della struttura societaria. Tale evoluzione di Sansedoni comporterà la necessità di una modifica del modello societario ed operativo verso una piattaforma attiva in particolare:
1) nella selezione di opportunità di investimento;
2) nella strutturazione di progetti e operazioni, ivi incluse la ricerca e l’aggregazione di investitori terzi;
3) nella gestione e supervisione dei progetti e dei portafogli, ivi incluso il coordinamento delle eventuali fasi di commercializzazione.
Tale piattaforma demanderà attività specifiche a soggetti specializzati nei settori di riferimento (SGR, società di gestione di portafogli di NPL o distressed asset, società di servizi immobiliari, ecc.).
All’inverso, è emersa l’intenzione del Gruppo Toti di continuare a sviluppare modelli di business più coerenti con la propria vocazione di developer immobiliare.
L’uscita del Gruppo Toti si realizza, quindi, in piena sintonia con gli altri soci di Sansedoni e le parti, che peraltro continuano ad essere impegnate in importanti iniziative comuni, auspicano la possibilità, nel futuro, di collaborare su nuovi progetti immobiliari, in un mercato, come quello italiano, che presenta ottime opportunità di investimento a seguito della recente crisi del settore.
Il presidente della Fondazione Monte dei Paschi ha commentato: "Ringrazio il Gruppo Toti per questi anni di collaborazione come partner all’interno di Sansedoni. Una collaborazione che ha dato buoni frutti e che ha contribuito allo sviluppo della società. Solo una divergenza di strategie ha portato alla conclusione di questa esperienza comune: da parte dei soci rimasti in Sansedoni l’individuazione di una maggiore specializzazione dell’attività di asset management, mentre il Gruppo Toti guarda a modelli di business più coerenti con la propria vocazione di developer immobiliare.Due strade dunque che si dividono in maniera consensuale, e che proprio per come avviene l’uscita del Gruppo Toti, non è detto che non possano di nuovo incrociarsi in futuro in ulteriori forme di collaborazione. Come Fondazione Mps ci impegneremo per l’ulteriore sviluppo di Sansedoni, e nella ricerca di nuovi partner".