Appello della candidata per la Lista Pensare Confrontarsi Difendersi – Alessandro Pinciani sindaco
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SIENA. Da Silvia Tosi per la Lista Pensare Confrontarsi Difendersi – Alessandro Pinciani sindaco riceviamo e pubblichiamo.
“Siena capitale del “Buon governo”… un buon governo, quello che auspica Alessandro Pinciani, nel suo programma, che vede quali punti cardine Sanità, Università, Infrastrutture, Sport, Sicurezza, e non ultime Istruzione e Cultura.
Istruzione e Cultura che tornano in auge quali temi della presente amministrazione solo adesso che siamo in campagna elettorale. Si pensi infatti alla recente inaugurazione dell’illuminazione della Sala del Buon Governo del Museo Civico, recente acquisizione di Opera Laboratori Fiorentini che già vantava la gestione del Santa Maria della Scala, dell’Opera del Duomo e dell’Accademia Chigiana. Eppure mentre Opera Lab riceve il plauso sulla cronaca locale dei quotidiani, si dimentica che la stessa in città come Venezia è stata esclusa dai servizi museali in quanto la sua offerta è stata rilevata essere “anormalmente bassa rispetto all’entità delle prestazioni richieste dal bando di gara”. Non si può affidare un patrimonio come il Museo Civico di Siena, con i suoi affreschi di Simone (Martini) e di Ambrogio (Lorenzetti), paragonabile per importanza cardine nel patrimonio artistico italiano a Palazzo Ducale a Venezia, e concretamente senza un vero direttore in carica, alla totale mercé della holding Opera Lab che gestisce la cultura come una qualsiasi impresa commerciale, attenta al fatturato, a progettare offerte troppo al ribasso per vincere facilmente appalti sbaragliando la concorrenza.
Invece non si parla più del progetto, fallito dopo lo stallo dell’amministrazione Cenni, e stallo mai sbloccato dall’attuale amministrazione Valentini, di dar vita ad un unico grande museo di rilevanza internazionale con sede al Santa Maria della Scala che riunisca tutta la collezione della Pinacoteca (non solo la collezione Spannocchi, l’unica in via -pare- di trasferimento), il Museo Diocesano e Santa Maria della Scala.
E che dire del Centro d’Arte Contemporanea delle Papesse, un progetto nel quale sono stati investiti grandi capitali pubblici e privati per la sua realizzazione e che in pochi anni, grazie a direttori illuminati, aveva assunto un rilievo nazionale e internazionale, al pari di altre realtà consimili, dislocate a Roma e in altre città molto più grandi di Siena. Un progetto scientemente fatto naufragare dalle amministrazioni comunali precedenti.
Infine il Museo del Palio. È incredibile che non si riesca ad avviare un percorso condiviso con il ricchissimo tessuto culturale, sociale e artistico a disposizione della città a cominciare dalle Contrade.
Riflettiamo su quali altre città hanno a disposizione una ricchezza simile, purtroppo sottoutilizzata e mai messa a sistema”.