"Nel finto bipolarismo politico-elettorale senese si stanno, fortunatamente, inserendo ulteriori soggetti. L’ultimo, in ordine di presentazione della lista, è stato Potere al Popolo"
SIENA. Dai, non scherziamo! Può il segretario della forza politica di maggioranza al Governo, attualmente fuori dal Parlamento, non conquistare l’ambita poltrona lasciata gentilmente a disposizione dall’on. Padoan? Per i più distratti, poltrona lasciata per andare a fare il Presidente di Unicredit, la stessa banca che vorrebbe prendersi la parte buona di MPS, lasciando ai contribuenti italiani un oneroso fardello che, al momento, sembra essere quantificato nella bellezza di 30 miliardi di €. A cui si unisce la spada di Damocle di migliaia di esuberi e prepensionamenti, con pesanti ricadute sull’economia senese.
Qualcuno potrebbe essere sorpreso dalle sconvenienti tempistiche della vicenda Unicredit-MPS. Noi no: quale miglior incentivo a votare “giusto”, se non iniettando paura e smarrimento nell’elettorato?
E’ evidente anche ai meno avvezzi alle strategie partitiche che Letta non può perdere. Sarebbe un colpo durissimo per il Governo e per la stabilità del Paese, rischiando –semestre bianco a parte– di costringere a elezioni anticipate. Rischio che ovviamente nessuno dei partiti al Governo vuole rischiare, in particolare per quel M5S oggi talmente impalpabile da rinunciare a presentare una sua candidatura, sostenendo lo stesso Letta.
Nel finto bipolarismo politico-elettorale senese si stanno, fortunatamente, inserendo ulteriori soggetti. L’ultimo, in ordine di presentazione della lista, è stato Potere al Popolo.
“E’ la democrazia, bellezza!”, che si esercita proprio ampliando l’offerta elettorale per offrire, nel desolante contesto politico attuale, qualche ulteriore possibilità di andare a votare e scegliere qualcosa di diverso dalla solita minestrina riscaldata di cui tutti ormai conosciamo bene il sapore.
Chissà, magari a vincere queste elezioni suppletive potrebbe non essere Letta. E neanche la Destra. Un po’ ci speriamo, perché al netto delle tante chiacchiere, questo Governo e questa (finta) opposizione proprio non ci piacciono.
Ahoy!
Siena Pirata
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