L'Associazione OnData chiede al Governo di pubblicare in formato aperto e disaggregato i dati sulla pandemia CoVID19
SIENA. Da Toscana Pirata riceviamo e pubblichiamo.
“Abbiamo aderito con convinzione alla battaglia #datiBeneComune (www.datibenecomune.it) promossa dall’Associazione OnData che, attraverso una lettera aperta indirizzata al Governo Italiano, chiede di pubblicare in formato aperto e disaggregato, elaborabile in modalità automatica, tutti i dati relativi alla pandemia CoVID19.
Il nuovo sistema di classificazione del territorio nazionale in tre aree di rischio rappresenta, in questo senso, un’opportunità, perché comporta un sofisticato sistema di monitoraggio nazionale e quindi genererà, si presume, molti dati di qualità (dalla lettera aperta di #datibenecomune).
Parliamo dei dati che, elaborati da algoritmi che non conosciamo, determinano se una Regione rientra nei “gialli”, negli “arancioni” o nei “rossi”, con conseguenze anche pesanti alle nostre libertà e diritti costituzionali.
Le richieste al Governo Italiano sono chiare:
- rendere disponibili, aperti, interoperabili (machine readable) e disaggregati tutti i dati comunicati dalle Regioni al Governo dall’inizio dell’epidemia per monitorare e classificare il rischio epidemico (compresi tutti gli indicatori di processo sulla capacità di monitoraggio, di accertamento e quelli di risultato). Fare lo stesso per tutti i dati che alimentano i bollettini con dettaglio regionale, provinciale e comunale, della cosiddetta Sorveglianza integrata COVID-19 dell’Istituto Superiore di Sanità e i dati relativi ai contagi all’interno dei sistemi, in particolar modo scolastici. Tutti i dati devono riportare la data di trasmissione e aggiornamento;
- rendere pubbliche le evidenze scientifiche, le formule e gli algoritmi, che mettono in correlazione la valutazione del rischio, le misure restrittive e l’impatto epidemiologico ad esso correlato;
- recepire nella gestione, pubblicazione e descrizione dei dati tutte le raccomandazioni della task force “Gruppo di lavoro 2 – Data collection and Infrastructure“, presenti nel documento “Analisi dei flussi e mappatura delle banche dati di interesse per la task force dati per l’emergenza COVID-19”;
- nominare un/a referente COVID-19 su dati e trasparenza e un/a referente per ogni regione, a cui la società civile possa fare riferimento;
- istituire un centro nazionale, in rete con omologhi centri regionali, dedicato ai dati Covid, che non solo imponga standard e formati, ma che coordini e integri nuovi sistemi di raccolta e individui le criticità in quelli esistenti.
Ci uniamo quindi a questo appello di trasparenza, che è uno dei pilastri essenziali di ogni Democrazia sana e matura. Con la convinzione che pubblicare questi dati possa aiutare la società italiana a meglio comprendere le pesanti restrizioni alle nostre libertà personali causate dall’aumento della diffusione del CoVID19.
È possibile firmare la petizione su Change.org: www.change.org/datibenecomune“.