Per il candidato del Nuovo Polo ha pesato il "referendum pro o contro il governo Berlusconi"
SIENA. Queste che dovevano essere elezioni amministrative, si sono trasformate, a Siena come in tutta Italia, in elezioni politiche. Rispetto ai temi locali è prevalsa la contrapposizione e la radicalizzazione tipica dello scontro nazionale. Questo ha duramente penalizzato la coalizione Corradi, che forse troppo esclusivamente si è concentrata sulla città, rimanendo compressa dall’effetto “referendum pro o contro il governo Berlusconi”. Molti senesi hanno votato guardando a Roma e non alla loro città, poiché la crisi politica ed etica imposta al Paese dal berlusconismo ha messo in secondo piano l’emergenza senese. Il Nuovo Polo per Siena, alla sua prima esperienza elettorale, non è stato in grado di controbilanciare efficacemente tale tendenza.
Impariamo che non si può parlare di Monte dei Paschi senza parlare di Tremonti, né di Università senza parlare della Gelmini, né di edilizia ignorando lo sfascio del territorio cui assistiamo a livello nazionale. Impariamo che una forza politica o una coalizione, anche a livello locale, deve fornire ai propri elettori un quadro completo e definito di valori e idee valido a livello generale.
Questo, a nostro avviso, è il ruolo che il Nuovo Polo, forza di opposizione a Siena e a Roma, dovrà svolgere nell’immediato futuro nella nostra città.
Fausto Tanzarella – Alleanza per l’Italia, Siena