Interrogazione del PdL che chiede al Consiglio regionale di correggere gli accordi Governo-Regione

FIRENZE. «Un piano infrastrutturale specifico per la Toscana del sud, ovvero per l’area Arezzo-Siena-Grosseto»: è quanto il Pdl chiede alla Regione attraverso l’ambito formale di un’interrogazione presentata su iniziativa del Vicecapogruppo Pdl in Consiglio regionale Paolo Enrico Ammirati (Commissione VII – Trasporti e Infrastrutture) e sottoscritta anche dai suoi colleghi del Pdl in VII Commissione Giovanni Santini e Jacopo Ferri, nonché dai Consiglieri Pdl dei territori interessati Andrea Agresti, Alessandro Antichi, Claudio Marignani e Stefano Mugnai.
L’iniziativa prende le mosse dagli ultimi accordi Governo-Regione sulle infrastrutture prioritarie per la Toscana. Ebbene: la maggior parte, osserva il Pdl, sono concentrate nell’area centro-nord della regione, lasciando ancora una volta indietro l’area del sud che è già in grave sofferenza infrastrutturale: «Nei vari piani e programmi regionali, così come tra i diversi accordi Governo-Regione Toscana – ricordano Ammirati e i suoi colleghi – sono state previste, tra le altre, le seguenti prioritarie grandi opere stradali: ammodernamento A1; completamento corridoio tirrenico; prolungamento dell’Autostrada A12; completamento della SGC E78 Grosseto-Fano, la realizzazione della bretella autostradale Lastra a Signa-Prato, interventi per la Fi-Pi-Li. Si profila inoltre la stesura di un accordo tra Regione e Società Autostrade per la realizzazione della terza corsia da Firenze sud a Incisa Valdarno e da Firenze nord a Pistoia Montecatini». In definitiva, fa osservare il Pdl alla giunta nel suo documento, «i piani inerenti la realizzazione di nuove infrastrutture viarie, così come gli accordi con il Governo nazionale, concentrano sul centro e sulla costa della Toscana la prevalenza degli interventi infrastrutturali, lasciando alla Toscana del sud solo pochi e residuali impegni di investimento infrastrutturale».
Si tratta, secondo Ammirati, di uno sbilanciamento a cui rimediare assolutamente soprattutto in virtù del «necessario rilancio economico dell’intera Toscana, che passa anche e sopratutto per la realizzazione di nuove infrastrutture viarie, specie per il sud della nostra regione ormai da troppo tempo penalizzato rispetto alle altre aree». Quello delle infrastrutture e dei collegamenti in area sud della regione è del resto un problema che non investe solo le opere viarie: «Nei diversi piani regionali – scrivono infatti gli esponenti del Pdl nella loro interrogazione – non emergono con chiarezza scelte prioritarie volte a realizzare moderne e adeguate infrastrutture viarie per il sud della Toscana. Inoltre appaiono insufficienti i piani inerenti lo sviluppo di nuovi collegamenti ferroviari». Come se non bastasse: «La centralità del sistema aeroportuale toscano è strutturata sulla ipotetica e ricercata sinergia tra lo scalo fiorentino e quello pisano, senza che vi sia anche un approfondimento inerente le infrastrutture necessarie a migliorare i collegamenti viari e ferroviari tra il sud della Toscana e i due scali aeroportuali».
La situazione richiede misure urgenti. Per questo il Pdl chiede alla giunta «azioni programmatiche volte a far recuperare il gap infrastrutturale che caratterizza il sud della Toscana», e di «predisporre con il Governo nazionale e con gli enti locali di Arezzo, Grosseto e Siena in particolare un piano specifico volto all’individuazione delle opere viarie e ferroviarie necessarie al rilancio economico del sud della nostra regione».