Gli aspetti della nuova normativa sono stati analizzati durante l'ultima riunione indetta da Confesercenti

SIENA. C’è una normativa regionale che, a più di quattro mesi dalla sua entrata in vigore, turba già il sonno di gran parte delle strutture ricettive senesi. Si tratta della nuova regolamentazione delle piscine introdotta dalla Regione Toscana all’inizio del 2010, destinata dal 20 marzo prossimo ad avere effetti tali da indurre molti operatori a pensare di farne a meno. Le preoccupazioni tra gli esercenti sono emerse martedì mattina (9 novembre) nella sede Confesercenti di Siena, in occasione di un incontro di approfondimento sul tema, promosso in collaborazione con l’Azienda Usl 7 di Siena.
Agli alberghi, b&b o agriturismi dotati di piscine sarà infatti necessario adottare un piano di autocontrollo ed una serie di adeguamenti strutturali: li hanno esposti nel corso dell’incontro il Responsabile Ambiente e Sicurezza di Confesercenti Siena, Silvano Giubbolini ed il dottor Giacomo Redi, Tecnico della Prevenzione dell’Azienda Usl 7 di Siena, che ha illustrato compiutamente i vari aspetti della materia.
Gli aspetti interessati dalla nuova disciplina vanno da quelli strutturali (come la perimetrazione dell’area di balneazione) a quelli microbiologici delle acque, dalla classificazione delle piscine alla formazione del personale preposto alla gestione, dall’attività di vigilanza alle pratiche amministrative per l’avvio dell’attività.
Dalla serie di domande avanzate dalla platea dopo le relazioni è emersa una forte preoccupazione, in particolare per gli adeguamenti strutturali che molte delle strutture esistenti sono chiamate ad adottare: molte critiche riguardano il difetto di proporzionalità che la nuova normativa contiene, tenendo conto che un albergo con 6 camere sarà tenuto ad adottare gli stessi adeguamenti di un hotel da 100. Per impressione comune tra gli esercenti, lascia perplessi in particolare la contraddizione di fondo dello spirito della normativa, che da un lato enfatizza l’aspetto dell’autocontrollo ma parallelamente introduce una serie sin troppo pignola di parametri, a volte anche in contrasto con altri obiettivi di carattere ambientale: è il caso dello svuotamento obbligatorio delle acque della piscina, previsto una volta all’anno.
“Per certi versi la Regione sta ripetendo l’errore compiuto quando introdusse i nuovi criteri di classificazione delle strutture ricettive – ha osservato in conclusione la Responsabile Turismo di Confesercenti Siena, Sonia Pallai – con l’effetto di rendere più difficile la competitività delle nostre strutture sul mercato, visto che i concorrenti dei territori limitrofi non sono tenuti a questa mole di adempimenti. All’atto pratico, è probabile che le amministrazioni comunali siano chiamate a valutare molte richieste di deroga, visto che questa al momento è l’unica possibilità di alleggerire il ‘carico’ che la normativa prevede”.
In vista dell’entrata in vigore, Confesercenti resta a disposizione per fornire approfondimenti in materia.