di Matteo Giambi Bonacci
RADICOFANI. L'on. Stefania Craxi (Pdl ovviamente di rito socialista) ha declinato gentilmente l'invito rivoltole dai dirigenti locali del Popolo della Liberta' di scendere in campo nelle prossime elezioni amministrative del 6 e 7 giugno per concorrere alla carica di sindaco di Radicofani. A tutti coloro che l'hanno incontrata a Roma per cercare di convincerla, la figlia dell'ex leader del Psi Bettino Craxi ha fatto presente che non poteva assumersi l'impegno a causa dei suoi numerosi incarichi politici nella Capitale e a livello nazionale, incarichi che, in caso di vittoria elettorale a Radicofani, l'avrebbero troppo distratta da quelli locali mentre invece, proprio per il ruolo che il borgo toscano ha rivestito anche nella storia personale del padre, avrebbero bisogno della maggiore attenzione.
Il Pdl locale ora sta cercando un nuovo candidato, probabilmente tra le fila dei socialisti del borgo di Ghino di Tacco, per contrapporlo al sindaco uscente Massimo Magrini, anche lui iscritto al partito socialista e che nelle ultime elezioni ha vinto a capo di una lista civica osteggiata dalla sinistra.
Nelle prossime amministrative invece Magrini si candidera' alla guida di una coalizione di sinistra i cui termini sono stati gia' definiti in un'alleanza tra Pd e socialisti, alleanza che potrebbe essere estesa a Rifondazione Comunista. Ma su questo versante le trattative sono in corso a livello provinciale tra pd e Rifondazione Comunista. L'apporto dei voti socialisti nel piccolo borgo dovrebbe essere determinante, anzi dovrebbero fare la differenza tra i due maggiori schieramenti. Ecco perche' il Pdl sta pensando seriamente, dopo il "no" di Stefania Craxi, di candidare comunque a sindaco uno dei maggiori esponenti del partito socialista che potrebbe essere la tanto apprezzata ex sindaco Anna Bonsignori, tra l'altro imparentata proprio con Massimo Magrini.