Il segretario Brancaglione ha inviato una lettera
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Sull’articolo 7, invece, riguardante la Deputazione Generale, Brancaglione teme una forte “desenesizzazione” che sarebbe “giuridicamente giustificata, ad avviso di chi ha redatto la bozza, dalla sentenza n. 301/2003 della Corte Costituzionale. Nello specifico si ritiene doveroso porre i seguenti rilievi: la sentenza sancisce nello specifico che ad “una prevalente e qualificata rappresentanza degli enti, diversi dallo Stato” si sostituisca “una prevalente e qualificata rappresentanza degli enti, pubblici e privati, espressivi delle realtà locali”. Nulla nel testo della sentenza è riportato per quanto concerne “le realtà nazionali e internazionali che abbiano rilevanza strategica per il nostro territorio”. Sul comma 4 bis, in tema di competenze e professionalità dei componenti degli organi della fondazione, Brancaglione ritiene necessaria la esplicitazione di precisi criteri di professionalità. Si suggerisce, dunque, “di seguire le stesse indicazioni che lo Statuto, e la relativa bozza di modifica, già prevede per quanto concerne i requisiti di onorabilità. Applicare la medesima normativa anche per i requisiti di professionalità parrebbe, non solo congruo ma doveroso considerando che per gestire un patrimonio così importante e una banca le competenze dei soggetti incaricati dovrebbero essere indiscusse”. Infine, sull’articolo 13 relativo alle incompatibilità, la proposta della Cisl senese è di allungare da uno a tre anni il termine tra la cessazione di un mandato politico e l’approdo in fondazione proprio per “evitare un rapporto troppo stretto tra politica ed ente e/o che un politico possa operare nel proprio mandato finalizzandolo a prepararsi un approdo nella fondazione”.