Nessune delle domande avanzate dal consigliere comunale hanno ricevuto risposta dall'assessore. Da qui, il voto di astensione
SIENA. Nella presentazione dell’istituzione dell’Agenzia del Welfare, Famiglia, Politiche per la casa e il Volontariato, che ha fatto l’Amministrazione nel Consiglio comunale del 30 giugno, molte sono state le cose non chiarite e le risposte mancate, che hanno aumentato le perplessità iniziali. Ancora non sappiamo se sia una struttura gestionale o istituzionale senza ruolo giuridico. Non ha ruolo giuridico ma può fare convenzioni; insomma una sorta di pout pourri.
Ho avanzato all’Assessore alcune domande mirate, che aiutassero a capire e rendessero indirettamente trasparente l’intento dell’Amministrazione:
1. Sembra che l’Agenzia si sovrapponga con le attività della Società della Salute, come una sorta di concorrente. Questa cosa è consentita dal punto di vista normativo?
2. Si parla di collaborazione con il mondo del volontariato, le parrocchie ecc. Ma come è stato coinvolto questo mondo? Sono state fatti degli incontri? Sono stati presi contatti con la Curia?
3. Si parla del coinvolgimento delle Contrade. Come sono state coinvolte? Tramite il Magistrato?
4. I finanziamenti per l’Agenzia da quali fonti perverranno e come saranno veicolati all’agenzia? E il personale come sarà assegnato?
5. Ho invitato infine l’Assessore a togliere il riferimento alla Madonna visto che si tratta di un documento pubblico. Sembra una sorta di captatio benevolentia, venuta male.
Non avendo ricevuto alcuna risposta dall’Assessore, ho dichiarato di astenermi dall’espressione del voto, in attesa di capire il vero scopo, per un organismo che sembra anche mettere sotto commissariamento l’operato dell’Assessorato e del suo staff.
Pietro Staderini
Sena Civitas