SIENA. Dal coordinamento comunale del PdL riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato firmato da Pietro Staderini.
"In merito a quanto dichiarato dal Segretario Provinciale del PD sullo sciopero della CGIL e sulla manifestazione contro il Governo di venerdì e domenica scorsa, il PDL senese dice, basta alla demagogia, agli slogan “contro” e basta a un partito che detta le regole sindacali.
Gli italiani chiedono chiarezza, efficienza e moderne risposte alle loro problematiche economico e sociali; non vogliono più assistere alle continue contrapposizioni e al continuo avvelenamento del clima politico. Abbiamo bisogno di una classe dirigente che eviti le diatribe, gli asti e le forti contrapposizioni ideologiche; di una classe politica moderna ed efficiente in grado di garantire e dare un futuro ai cittadini, alle imprese e modernizzi la pesantezza e la lentezza delle istituzioni e della burocrazia.
Non serve una classe politica come il PD ancorata alle vecchie ideologie statalizzanti e antistoriche. C’è bisogno di un partito in grado di rispondere alla crisi con una politica economica adeguata. C’è bisogno di una politica che tuteli i lavoratori contemperando necessariamente i contesti economico-aziendali.
Il PD non riesce a dare queste risposte e la Toscana, senza il rilancio dell’economia, senza l’industria, non ha futuro, Confindustria regionale lo dice a chiare note, la Toscana corre meno delle altre regioni italiane e c’è urgenza, quindi, di una forte discontinuità e cambio di passo. Basta con “le logiche del galleggiamento e del rinvio” servono “Progetti di crescita e una politica in grado di portarli avanti”. Manca una politica industriale, una pubblica amministrazione efficienze e una spinta all’internazionalizzazione
Distretti produttivi in crisi senza visione di rilancio, problema occupazionale privo di serie iniziative di lungo respiro a favore dei lavoratori dove le forme di sostegno al reddito che richiede il PD sono di breve periodo senza un’ottica alle dinamiche imprenditoriali.
Mancanza o insufficienza dei servizi, carenza di infrastrutture, sono tutti argomenti che il PD provinciale addita al Governo centrale senza assumersi la benché minima responsabilità senza considerare che da quarant’anni amministra la Toscana e che da sessanta governa una provincia come quella senese.
Proprio da questi territori il Popolo della Libertà si presenta con una Presidente “rivoluzionaria”, capace di ridare fiducia a una regione che vuole cambiare politica e rinnovarsi totalmente con il PDL un partito e una classe dirigente moderna in grado di rispondere proattivamente ai cambiamenti economico-sociali in atto".
"In merito a quanto dichiarato dal Segretario Provinciale del PD sullo sciopero della CGIL e sulla manifestazione contro il Governo di venerdì e domenica scorsa, il PDL senese dice, basta alla demagogia, agli slogan “contro” e basta a un partito che detta le regole sindacali.
Gli italiani chiedono chiarezza, efficienza e moderne risposte alle loro problematiche economico e sociali; non vogliono più assistere alle continue contrapposizioni e al continuo avvelenamento del clima politico. Abbiamo bisogno di una classe dirigente che eviti le diatribe, gli asti e le forti contrapposizioni ideologiche; di una classe politica moderna ed efficiente in grado di garantire e dare un futuro ai cittadini, alle imprese e modernizzi la pesantezza e la lentezza delle istituzioni e della burocrazia.
Non serve una classe politica come il PD ancorata alle vecchie ideologie statalizzanti e antistoriche. C’è bisogno di un partito in grado di rispondere alla crisi con una politica economica adeguata. C’è bisogno di una politica che tuteli i lavoratori contemperando necessariamente i contesti economico-aziendali.
Il PD non riesce a dare queste risposte e la Toscana, senza il rilancio dell’economia, senza l’industria, non ha futuro, Confindustria regionale lo dice a chiare note, la Toscana corre meno delle altre regioni italiane e c’è urgenza, quindi, di una forte discontinuità e cambio di passo. Basta con “le logiche del galleggiamento e del rinvio” servono “Progetti di crescita e una politica in grado di portarli avanti”. Manca una politica industriale, una pubblica amministrazione efficienze e una spinta all’internazionalizzazione
Distretti produttivi in crisi senza visione di rilancio, problema occupazionale privo di serie iniziative di lungo respiro a favore dei lavoratori dove le forme di sostegno al reddito che richiede il PD sono di breve periodo senza un’ottica alle dinamiche imprenditoriali.
Mancanza o insufficienza dei servizi, carenza di infrastrutture, sono tutti argomenti che il PD provinciale addita al Governo centrale senza assumersi la benché minima responsabilità senza considerare che da quarant’anni amministra la Toscana e che da sessanta governa una provincia come quella senese.
Proprio da questi territori il Popolo della Libertà si presenta con una Presidente “rivoluzionaria”, capace di ridare fiducia a una regione che vuole cambiare politica e rinnovarsi totalmente con il PDL un partito e una classe dirigente moderna in grado di rispondere proattivamente ai cambiamenti economico-sociali in atto".