SIENA. Caro Sindaco, ritengo che noi amministratori e soprattutto un primo cittadino, debba avere delle capacità pragmatiche e agire con intelligenza emotiva.
Se nella classifica di Italia Oggi, che sintetizza la qualità della vita nelle provincie italiane, pone Siena prime 10 città d’Italia e prima della Toscana, considerando i limiti che questo tipo di ricerche può avere, la nostra città deve, tuttavia, fare i conti con una situazione reale molto diversa e distante dalle voci analizzate dello studio.
Negli ultimi giorni, per esempio, una serie di furti in appartamenti e in alcuni esercizi commerciali, dimostrano quanto lavoro ancora ci sia da fare in termini di presidio del territorio nella nostra città. I furti all’interno delle abitazioni, non fanno parte del percepito, bensì della realtà nella quale le persone non si sentono più sicure. Sentono violato uno degli aspetti più personali della vita e questo arriva addirittura a condizionare le normali abitudini quotidiane e quindi, influire in negativo sulla qualità della vita.
Gli amministratori devono occuparsi di questo e non cullarsi su studi statistici, noi abbiamo il dovere di rispondere alle esigenze dei cittadini e produrre meno parole.
Se proprio dobbiamo guardare le classifiche, guardiamo quella della CIGA di Mestre che, pochi giorni fa, con estrema preoccupazione, pone l’Italia seconda, per quanto riguarda l’incremento delle tariffe pubbliche (+19% in 4 anni). Su questo e sulla tassazione locale dovremmo agire, poiché lo studio evidenzia come i maggiori rincari siano nelle tariffe locali con particolari e ingiustificabili aumenti sui rifiuti.
Non sarà, quindi, il caso ripensare la politica impositiva del comune di Siena per il 2015? Lei ha dichiarato che l’anno prossimo non sono previste riduzioni della tassazione comunale a causa dei mancati trasferimenti statali.
La invito a rivedere questa Sua impostazione riducendo la tassazione locale e intervenendo presso il Suo (di patito) Presidente del Consiglio, Renzi, affinché non continui ad affliggerci con la tassazione a qualsiasi costo e a qualsiasi livello, ma pensi a ridurre l’oramai inarrestabile debito pubblico. Questo vuol dire stare dalla parte dei cittadini ed essere uno di loro.
Quindi, signor Sindaco, usiamo il pragmatismo che ci consente di agire direttamente sulla realtà e non su verità teoriche che talvolta sono speculative e lasciano tempo a sottigliezze meramente verbali.
Pietro Staderini