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SIENA. Dalla Lega Nord riceviamo e pubblichiamo.
"Il rapporto Irpet sull’economia toscana ha segnalato l’ennesimo campanello d’allarme per l’economia senese, che ha visto una pesante contrazione delle proprie esportazioni del 21,1%, un dato estremamente negativo, battuto solo da Livorno, fanalino di coda in Toscana.
In particolare dovrebbe far riflettere il crollo del settore della Farmaceutica, che pesa più del 40% sull’export provinciale, e che flette del 15,9% dopo la crescita del 2008. Non riescono a migliorare la propria performance, già negativa nel 2008, nemmeno i settori delle macchine e apparecchi (-33,2%), dei mezzi di trasporto (-38,1%), della lavorazione dei minerali non metalliferi (-26,5%) e dei mobili (-23,1%).
Marina Staccioli, consigliere regionale della Lega Nord Toscana nonché componente della Commissione Sviluppo economico, interviene facendo alcune precisazioni.
“L’assessore Simoncini – asserisce Staccioli – in merito al tema dello sviluppo a breve termine ci dà un tempo massimo di 100 giorni. Avremo la pazienza di aspettare, non solo per valutare le proposte della Giunta, ma soprattutto per valutare il piano generale di indirizzo economico. Certo è che se le premesse sono quelle ascoltate in sede di conferenza, si parte con il piede sbagliato. L’assessore Simoncini, infatti, ha parlato di attrazione delle grandi imprese straniere (multinazionali), di processo di internazionalizzazione delle nostre imprese all’estero e di imprese estere in Italia, cose a nostro avviso totalmente sbagliate. Occorre investire sulle piccole e medie imprese – evidenzia Staccioli –, sul capitale umano creando corsi di formazione e di ricerca ad hoc. Commercianti, artigiani e non solo, ma tutte quelle piccole e medie aziende che hanno reso famosa la nostra Toscana nel mondo, sono la linfa vitale del nostro territorio.
Senza queste premesse – conclude – non saremo in grado di sfruttare al meglio la scia della ripresa economica. Daremo, invece, forza al lungo processo di colonizzazione da parte delle multinazionali europee e consegneremo, così, il potere in mano a pochi”.
"Il rapporto Irpet sull’economia toscana ha segnalato l’ennesimo campanello d’allarme per l’economia senese, che ha visto una pesante contrazione delle proprie esportazioni del 21,1%, un dato estremamente negativo, battuto solo da Livorno, fanalino di coda in Toscana.
In particolare dovrebbe far riflettere il crollo del settore della Farmaceutica, che pesa più del 40% sull’export provinciale, e che flette del 15,9% dopo la crescita del 2008. Non riescono a migliorare la propria performance, già negativa nel 2008, nemmeno i settori delle macchine e apparecchi (-33,2%), dei mezzi di trasporto (-38,1%), della lavorazione dei minerali non metalliferi (-26,5%) e dei mobili (-23,1%).
Marina Staccioli, consigliere regionale della Lega Nord Toscana nonché componente della Commissione Sviluppo economico, interviene facendo alcune precisazioni.
“L’assessore Simoncini – asserisce Staccioli – in merito al tema dello sviluppo a breve termine ci dà un tempo massimo di 100 giorni. Avremo la pazienza di aspettare, non solo per valutare le proposte della Giunta, ma soprattutto per valutare il piano generale di indirizzo economico. Certo è che se le premesse sono quelle ascoltate in sede di conferenza, si parte con il piede sbagliato. L’assessore Simoncini, infatti, ha parlato di attrazione delle grandi imprese straniere (multinazionali), di processo di internazionalizzazione delle nostre imprese all’estero e di imprese estere in Italia, cose a nostro avviso totalmente sbagliate. Occorre investire sulle piccole e medie imprese – evidenzia Staccioli –, sul capitale umano creando corsi di formazione e di ricerca ad hoc. Commercianti, artigiani e non solo, ma tutte quelle piccole e medie aziende che hanno reso famosa la nostra Toscana nel mondo, sono la linfa vitale del nostro territorio.
Senza queste premesse – conclude – non saremo in grado di sfruttare al meglio la scia della ripresa economica. Daremo, invece, forza al lungo processo di colonizzazione da parte delle multinazionali europee e consegneremo, così, il potere in mano a pochi”.