SIENA. Siamo stati lieti che il Polo Museale della Toscana sia intervenuto sulla questione della Pinacoteca di Siena dopo la nostra presa di posizione: almeno si sono potute avere notizie su un’operazione che stava passando sotto silenzio e si sono avute rassicurazioni sulle ventilate ipotesi di trasferimento delle opere.
Tuttavia, ad una lettura attenta del comunicato del dott. Casciu, non sfuggono alcune ambiguità. Si parla di una chiusura temporanea per effettuare il pieno ripristino dell’impianto di riscaldamento, ma quando si parla di “tempi tecnici non brevi” cosa vuol dire: una settimana, un mese o sei mesi?
Perché non dice il dott. Casciu che la Pinacoteca chiuderà dal 17 dicembre, cioè proprio sotto le feste di Natale e Capodanno? Sarà un bel segnale di benvenuto per i turisti che visiteranno la nostra città.
Nel comunicato si smentisce che esistano problemi di inagibilità del palazzo Buonsignori: allora perché due piani sotterranei e alcune sale espositive sono stati chiusi, sia al personale che ai visitatori?
E come si pensa di effettuare, con le opere esposte nelle sale, i lavori di manutenzione straordinaria (per i quali del resto risulta che ancora non sono certi i contributi ministeriali)?
Il nostro gruppo non ha voluto fare allarmismi, ma evidenziare come la città e le istituzioni locali dovrebbero gestire in maniera più organica questa fase di transizione, anche utilizzando meglio gli spazi del complesso del Santa Maria della Scala, pensati proprio – anche da Cesare Brandi – come sede ottimale per le collezioni della Pinacoteca
IL CIRCOLO “CITTA’ DOMANI – SINISTRA PER SIENA