Il gruppo consiliare chiede al sindaco di non accettare ribassi oltre il 10%
SIENA. Il consigliere comunale Ernesto Campanini, capogruppo di Sinistra per Siena, RC, SsM ha presentato, ormai più di un mese fa, una mozione al Consiglio Comunale nella quale chiede che sia definito il limite delle offerte al ribasso negli appalti per l’aggiudicazione di servizi pubblici. Infatti negli ultimi anni il Comune ha affidato a società o cooperative esterne lo svolgimento di importanti servizi pubblici, accettando offerte al ribasso fino al 25% rispetto alla base di gara.
Tale pratica è adottata anche da altri enti pubblici che erogano servizi sanitari come l’ESTAV sud- est, che qualche mese fa, per l’affidamento delle attività di supporto amministrativo delle USL 7 e 8, ha accettato l’offerta al massimo ribasso, assegnando due lotti alla ditta SDS Srl di Taranto, che ha presentato in particolare per il 2° lotto, su una base d’asta di €. 450.500, una percentuale di ribasso pari al 20,76%, escludendo la cooperativa che gestiva in precedenza il servizio anche con la presenza di soggetti svantaggiati.
In generale, la pratica di appaltare all’esterno servizi pubblici espone i lavoratori ad una condizione di precarietà non garantendo la continuità lavorativa, il mantenimento della tipologia di contratto e la quantità di ore lavorative, arrivando spesso a determinare una riduzione significativa dello stipendio e delle garanzie contrattuali. Tale scelta d’altronde, considerati tutti i vari passaggi burocratici, non rappresenta una vera economia per gli enti pubblici, come hanno dimostrato indagini approfondite sulle esternalizzazioni. Anche varie organizzazioni sindacali stanno promuovendo azioni a tutela dei lavoratori che si trovano in tali situazioni.
Perciò il consigliere Campanini ha chiesto al sindaco di intervenire a determinare per il Comune di Siena criteri generali nella formulazione dei bandi di gara per gli appalti esterni, prevedendo forme di garanzia per i lavoratori, in particolare circa il mantenimento del posto di lavoro, il tipo di contratto e l’orario di lavoro, e cessando l’uso di affidare i servizi a imprese o cooperative che praticano ribassi eccessivi, oggettivamente incompatibili con il mantenimento della qualità di un servizio pubblico, stabilendo una soglia massima di ribasso del 10%.
E inoltre se non ritiene, per le sue responsabilità nell’ambito sanitario, di dover intervenire nel caso specifico verificatosi all’ESTAV (ora ESTAR) per tutelare la migliore effettuazione del servizio ai cittadino e al contempo i diritti dei lavoratori, accertando la legittimità di un affidamento realizzato mediante un ribasso dell’offerta così elevato e invitando la stessa ESTAR a verificare la regolarità e l’impegno assunto dalla ditta aggiudicatrice nella gestione e nel mettere in pratica i percorsi di inserimento lavorativo dei soggetti appartenenti alle categorie protette assunti con l’appalto.
Circolo Città’ Domani – Sinistra per Siena