La salvaguardia di patrimoni dell’umanità non può essere delegata ai soli enti locali
SIENA. «E’ necessaria una legge nazionale che affianchi e sostenga i comuni, sedi di siti UNESCO: la manutenzione e la salvaguardia dei patrimoni dell’umanità non possono essere delegate soltanto agli enti locali». Con queste parole Marco Spinelli – consigliere regionale uscente e candidato alle prossime elezioni per il PD – interviene sul tema fondamentale della tutela del nostro patrimonio, con particolare attenzione proprio ai siti certificati UNESCO. L’Italia è terra di siti UNESCO, considerati appunto come un patrimonio dell’umanità. Solo nella nostra provincia ce ne sono ben quattro – centro storico di Siena, San Gimignano e Pienza, oltre alla Valdorcia – dei sette che si trovano nell’intera Toscana. Sono luoghi che per la loro straordinaria bellezza e unicità ‘appartengono’ a ogni cittadino del mondo.
«Questi luoghi – prosegue Spinelli – sono meta di viaggiatori provenienti da ogni continente, ma la loro manutenzione è nella totale responsabilità delle amministrazioni locali: comuni, spesso piccoli, e tutti ugualmente impossibilitati a reperire, nei loro bilanci, le risorse economiche necessarie per garantire interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Oppure obbligati ad applicare, senza possibilità di deroga, normative nazionali che sono inadeguate per le loro specificità e che rischiano, sempre di più, di trasformare i centri storici in luoghi di solo commercio e consumo».
Per questo motivo, dunque, serve una legge nazionale ad hoc che miri a tre obiettivi principali: finanziare con contributi statali i piani pluriennali di manutenzione ordinaria e straordinaria i siti UNESCO; tenere al di fuori dei limiti fissati dal patto di stabilità le spese per gli investimenti dei comuni destinate agli interventi di manutenzione sul patrimonio UNESCO; concedere possibilità di deroga alle leggi nazionali e regionali sul commercio e la somministrazione di cibi e bevande per favorire uno sviluppo più equilibrato.
«La Regione Toscana – conclude Spinelli – può e deve farsi carico di questa proposta di legge, anche coinvolgendo altre regioni che vorranno impegnarsi su un tema così importante e strategico, per poter davvero considerare i luoghi UNESCO un patrimonio comune la cui conservazione è dovere collettivo. Anche questo sarà un mio impegno preciso».
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