All\'Arci Coroncina la festa provinciale dei pensionati Cia Siena
SIENA. «Cambiamento, solidarietà ed equità verso una categoria che è sempre più ai margini del dibattito politico-istituzionale». E’ questa la richiesta alle istituzioni nazionali da parte dell’Anp-Cia Siena, che domani sabato 13 dicembre (ore 10) a Siena (Circolo Arci Coroncina), celebra la Festa provinciale dei pensionati della Cia con la partecipazione di Lorenzo Bonghi, presidente ANP/CIA Siena; Luca Marcucci, presidente Cia Siena, Roberto Bartolini, direttore Cia Siena; Luca Brunelli, presidente Cia Toscana; rappresentanti dell’Anap Cia Toscana e Anna Ferretti, assessore Comune di Siena alla Sanità, Politiche Sociali e Casa. Interverranno inoltre i parlamentari senesi Susanna Cenni e Luigi Dallai.
La legge di Stabilità si pone per il 2015 l’obiettivo condiviso di rilanciare l’economia, l’occupazione e l’impresa, riavviando la crescita dopo anni di recessione. «Tuttavia – sottolinea Lorenzo Bonghi, presidente ANP Cia Siena – tra impoverimento delle pensioni e disagi socio-assistenziali, gli anziani sono ormai sempre più esclusi dalla politica, nonostante oggi ben 8 milioni di pensionati 8 in Italia) vivano in semi povertà, con assegni mensili sotto i mille euro, e 2,2 milioni addirittura sotto i 500 euro».
Per questo anche l’Anp-Cia Siena ha deciso di mobilitarsi – nei giorni scorsi ha partecipato alla grande mobilitazione di Bologna con un numero importante di iscritti e il 15 dicembre sarà a Bari – e rivendicare equità e giustizia sociale, facendo appello alle istituzioni per interventi immediati, concreti ed efficaci a favore dei pensionati. In particolare, l’Anp chiede: l’estensione del bonus di 80 euro mensili e l’adeguamento progressivo dei minimi di pensione al 40% del reddito medio nazionale (640 euro mensili) come chiesto dalla Carta Sociale Europea; il recupero del potere d’acquisto delle pensioni (già eroso del 30%) attraverso una più puntuale indicizzazione e la riduzione del drenaggio fiscale nazionale e locale; l’attuazione della riforma sanitaria con moderne protezioni, presidi e servizi nei centri rurali; l’eliminazione delle liste d’attesa e la riduzione selettiva dei ticket; risorse economiche adeguate per il sociale e la non autosufficienza; il ripristino pieno del fondo Patronati.