SIENA. Errare è umano, perseverare è diabolico. Scrive bene Siena Cambia. Solo che sbaglia bersaglio e dovrebbe rivolgersi ai suoi referenti nella Giunta, che peraltro non sono piovuti dal cielo. La proposta di Società Aperta è chiara. E’ possibile investire 70 milioni di euro nei prossimi 5 anni assestando il debito tra i 50 e i 60 milioni, ben al di sotto delle medie nazionali, e senza aumentare le imposte ai cittadini. Rimanere impaniati nella propria propaganda politica, anzi, finire per crederci, non attesta particolare duttilità. Il documento di Società Aperta spiega come sia possibile una nuova stagione di sviluppo. Ben disponibili ad illustrare anche a Siena Cambia, peraltro invitata a suo tempo, le iniziative da intraprendere per cogliere questo obiettivo: che porterebbe qualità urbana, lavoro e prospettive di sviluppo. I problemi del bilancio e dell’alta tassazione sono altrove. Nella parte corrente del bilancio e lì si deve operare per togliere a Siena lo scomodo primato di città tra le più care d’Italia. E quanto affermiamo è suffragato da analisi e numeri. Saremmo felici se essi fossero contestati e magari smentiti, più ancora che oggetto di fumose polemiche.
L’assenza di contradditorio sulla proposta e l’acidità dei commenti, come quello di Siena Cambia, fa trapelare invece la difficoltà di opporsi. Non vorremmo che questi provvedimenti, pensati da una forza politica, che peraltro, così, fa appieno il proprio dovere istituzionale, e non dalla Giunta, provochino eccessivi mal di pancia. Proprio per questo attendiamo con impazienza il confronto in Consiglio Comunale, quando sarà difficile nascondersi dietro i personalismi e le questioni dovranno essere affrontate per quello che sono e per quello che interessano i cittadini. Noi non crediamo alla politica degli insulti, ma a quella delle proposte. E nel caso che non fosse chiaro, questa non sarà l’ultima.
Società Aperta Siena