"Oggi è il momento di percorrere strade ancora più coraggiose" scrive il gruppo politico
SIENA. La crisi della Fondazione Mps e della finanza pubblica ha fatto venir meno finanziamenti alla città per circa 40 milioni di Euro. Addirittura oggi il nostro Comune non solo non riceve nulla, ma storna 8.500.000 di euro al governo centrale, da quanto incassato con i tributi locali e grazie a tutte le operazioni realizzate negli ultimi anni.
Le risorse aggiuntive della FMps e l’ordinarietà dei trasferimenti statali hanno, per un lungo periodo, nascosto e reso superabili i problemi strutturali che premono sul bilancio, e di converso, sulla città. La risposta in termini di bilancio, dalla crisi del 2011 ad oggi, è stata quella del contenimento delle spese e contestualmente, dell’aumento della tassazione. Un passo inevitabile questo, che ha consentito di trovare un equilibrio al bilancio comunale.
Però oggi è il momento di percorrere strade ancora più coraggiose, per tentare di giungere, nel tempo, ad un miglioramento della qualità dei servizi, a nuovi investimenti che creino benessere ai cittadini e diano impulso all’occupazione, ad una diminuzione della tassazione, oltre che alla individuazione ed al sostegno di strumenti per una nuova stagione di sviluppo che sollevi Siena dalla apatia e dalla rassegnazione in cui versa, valorizzando le opportunità che qui esistono e che sono importanti.
Le proposte concrete di Società Aperta
Il Comune può investire nei prossimi 5 anni fino a 70 milioni di Euro, circa 14 milioni di Euro l’anno. 50 milioni di Euro attraverso l’accensione di mutui e 20 milioni di Euro con proventi dai permessi per costruire e con i trasferimenti per progetti regionali, nazionali ed europei.
I singoli valori di rata potrebbero essere ulteriormente abbassati se, una parte dei mutui fossero accesi presso il Credito Sportivo e la Cassa Depositi e Prestiti, poiché attualmente entro una soglia (abbastanza bassa ma utilizzabile), questi vengono concessi a tasso zero. Quali saranno gli effetti di questi investimenti?
Se i lavori, come è molto probabile, saranno di modesti importi, cosi come individuati nel triennale investimenti, avremmo la creazione stabile di 350 / 400 posti di lavoro nel settore. Questi investimenti, laddove possibile, dovrebbero essere congegnati per attrarre altri investimenti di tipo privato che il Comune saprà valorizzare con varie forme di collaborazione.
Inoltre, ed è il primo obiettivo, assisteremo ad un recupero del degrado di molti ambienti pubblici (strade, scuole, cimiteri, impianti sportivi) offesi ormai dalla sospensione, da cinque anni, degli investimenti pubblici.
Questa è la prima parte di un programma di rilancio della città. Individua i problemi reali del bilancio della amministrazione e le difficili strade per risolverli o, se si vuole, per attenuarli. Sostiene poi la ripresa degli investimenti, possibile ed auspicabile economicamente e socialmente.
Poi ci sarà tempo (poco) per individuare le linee per il sostegno allo sviluppo della città, laddove il Comune deve svolgere il ruolo di impulso e di raccordo tra le istituzioni pubbliche e private senesi. Per cogliere le opportunità di rilancio che si profilano e che possono essere afferrate attivando una politica aperta verso lo sviluppo e non avviluppata nel grigio e deludente “non si può fare”.