SIENA. Si è riunito ieri (26 novembre) il comunale senese del partito socialista per eleggere le figure che dovranno affiancare il neosegretario Spiros Skiftas. Il "nuovo" esecutivo comunale sarà composto dal vice segretario Massimo Braida (enti locali, ordine pubblico e sicurezza) e da Laura Cardosi (turismo e attività sociali), Roberto Cioli (viabilità e trasporti), Cristiana Fanetti (ambiente), Raffaello Ginanneschi (comunicazione), Iacopo Norelli (università, istruzione, sport, viabilità, trasporti, sicurezza e ordine pubblico), Giovanni Scalerandi (Banca e Fondazione MPS), Vassili Skiftas, (università, istruzione, sport, viabilità e trasporti) e naturalmente Spiros Skiftas, al quale viene affidato il delicato compito di presiedere alla commissione sanità.
"Il PS senese, con questo ulteriore passaggio, si prefigge di contribuire maggiormente a una nuova unità di tutte le forze di ispirazione socialista e riformista – afferma Skiftas -; oggi ci chiamiamo socialisti perché rivendichiamo quei valori di uguaglianza,
di libertà affermati e difesi dal movimento socialista internazionale, in Europa e nel mondo, attraverso oltre un secolo di riforme e di lotte per il progressivo ampliamento della democrazia. Il nostro impegno si svilupperà quindi a favore della laicità dello stato, del sostegno di chi cerca di affermare la propria personalità con il lavoro e, non ultima in ordine d'importanza, con la solidarietà da indirizzare sempre verso quanti non ce la fanno a sostenersi; il tutto nel solco della più nobile tradizione socialista e riformista".
"Il PS senese, con questo ulteriore passaggio, si prefigge di contribuire maggiormente a una nuova unità di tutte le forze di ispirazione socialista e riformista – afferma Skiftas -; oggi ci chiamiamo socialisti perché rivendichiamo quei valori di uguaglianza,
di libertà affermati e difesi dal movimento socialista internazionale, in Europa e nel mondo, attraverso oltre un secolo di riforme e di lotte per il progressivo ampliamento della democrazia. Il nostro impegno si svilupperà quindi a favore della laicità dello stato, del sostegno di chi cerca di affermare la propria personalità con il lavoro e, non ultima in ordine d'importanza, con la solidarietà da indirizzare sempre verso quanti non ce la fanno a sostenersi; il tutto nel solco della più nobile tradizione socialista e riformista".