Sinistra Italiana commenta i risultati delle elezioni
SIENA. Da Sinistra Italiana riceviamo e pubblichiamo.
Quello che abbiamo visto a Siena, al di là di eccitati trionfalismi e più o meno sincere lamentazioni, è stato
un fatto politico annunciato. La sconfitta di Bruno Valentini e dell’“apparentamento” con Pierluigi Piccini
era nell’aria, anche se è arrivata con uno scarto risicatissimo che dovrebbe consigliare prudenza a chi ha
vinto.
Ha pesato il trend nazionale con un renzismo logorato in rotta da mesi, preda di un delirio di protagonismo
e fortemente “antipatizzato” dall’ opinione pubblica.
Ha pesato il dato del malgoverno della nomenclatura e dei gruppi di potere, spesso trasversali, che hanno
gestito la città negli ultimi decenni, collezionando ritardi, insuccessi, gravi disastri.
Ha pesato anche la realtà di una Sinistra locale frammentata e talvolta autoreferenziale, in difficoltà nel
declinare la giusta critica verso la gestione inefficiente della città in modo propositivo e inclusivo. La
mancata realizzazione, più volte tentata, di un’ unica lista della Sinistra senese e di un programma unitario
di rinnovamento e valorizzazione cittadina ha determinato la nostra scelta di non presentarci per non
alimentare ulteriormente un’ assurda frammentazione.
Così è avvenuto che, tra la compagine di Valentini, logorata internamente e con forti ipoteche del difficile
passato, ed il blocco delle destre capitanato da De Mossi, peraltro in talune sue propaggini non estraneo
alla gestione trasversale di potere che ha trascinato Siena nella crisi, ha vinto la destra.
Una destra che anche qui non nasconde il suo volto più sconcertante, eccitando paure, risentimento ,
diffidenza per la diversità e ansia di sostituirsi nel mero esercizio del potere.
Da questa trappola si riparte solo ricostruendo la Sinistra, quella vera, quella dell’articolo tre della
Costituzione, delle vittorie del movimento operaio, dei diritti e della voglia di lottare. Nella nostra storia
questa Sinistra è quella di Pertini, di Berlinguer, e a Siena di Vittorio Meoni. E’ la Sinistra che riparte nel
mondo con Sanders e Corbyn. E’ la Sinistra che significa partecipazione, diritti, inclusione, lotta alla
speculazione, ridistribuzione della ricchezza.
E in questo cammino di ricostruzione noi ci saremo, con i nostri valori e il nostro entusiasmo, accanto ai
cittadini, ai giovani, ai lavoratori”.