SIENA. Voglio ridare nobiltà e impulso alle professioni, alle arti tradizionali e ai settori produttivi quali l’artigianato, l’agricoltura, l’allevamento, il piccolo e medio commercio, l’impresa a conduzione familiare, quest’ultimo altro grande tassello del tessuto produttivo tradizionale italiano e toscano. Dare fiducia e proteggere realtà produttive che nascono dal “genio” e dalla passione di grandi imprenditori delle nostre terre. Per realizzare questo obiettivo di rilancio del tessuto produttivo toscano e quindi di creazione di nuovi posti di lavoro bisognerà prima dichiarare guerra contro la concorrenza al ribasso, soprattutto cinese, contro le delocalizzazioni e si dovranno imporre dazi all’entrata dei prodotti extra-comunitari per tutelare il circuito economico interno. Il tessuto produttivo tradizionale toscano merita di continuare ad esistere ma deve essere in grado di sostenere la concorrenza e di operare in un contesto economico attuale che ormai è globale senza però perdere la propria anima e il proprio patrimonio di tradizioni. Per quanto riguarda il commercio in particolare si deve superare la logica del mega-centro commerciale accentratore e divoratore dei piccoli-medi esercenti per tornare ad una logica “umana” di piccolo e medio commercio ubicato preferibilmente nel centro storico delle nostre città. Sia chiaro, non vogliamo far invadere i centri storici da auto e folle di consumatori: a tal fine si dovrà intraprendere una politica di lavori pubblici volta a realizzare parcheggi scambiatori e nuovi collegamenti con i mezzi pubblici. Anche questo si tradurrà in aumento di posti di lavoro e di sempre nuove opportunità. E’ una sfida che possiamo, anzi che dobbiamo, vincere.
Nicola Sisi
Candidato per Toscana Civica – Siena –