Tutto ciò è il risultato evidente del malgoverno e della sottocultura affaristica e familistica
SIENA. Da Sinistra per Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Avete presente la trasmissione di Pif “Ciao marziano”? Chissà quanto si sorprenderebbe il marziano di fronte al numero e alla rilevanza dei processi in corso o che si celebreranno a breve, che riguardano la banca Monte dei Paschi di Siena e le principali società sportive senesi. Di seguito riportiamo un elenco dei principali eventi processuali:
- il prossimo 15 settembre presso il Tribunale di Milano si terrà l’udienza del processo a Mussari, Vigni e Baldassarri;
- il 20 settembre si terrà l’udienza presso il tribunale di Milano in relazione alla contestazione coattiva nei riguardi di Profumo, Viola e del presidente del collegio sindacale Salvadori, contro i quali il procuratore della Repubblica aveva in precedenza richiesto l’archiviazione e successivamente – a seguito della formale opposizione di alcuni piccoli azionisti della Banca MPS – ha provveduto a formalizzare una imputazione coattiva per false comunicazioni sociali, falso in bilancio e quant’altro del genere, che hanno indotto in errore moltissimi azionisti ed investitori della Banca. Tutto ciò senza che gli organi di vigilanza (Banca d’Italia e Consob) provvedessero ad evidenziare tali gravi anomalie come sarebbe stato loro preciso dovere;
- Si sono concluse le indagini a carico di Mezzaroma (ex presidente della soc. A.C. Siena) con la contestazione del capo d’imputazione per un mutuo di circa 22 milioni di euro, incredibilmente concesso alla suddetta società da parte di BMPS sulla base dell’unica garanzia rappresentata dal suo marchio, quando sembra che la perizia di stima di tale marchio, in possesso degli organi inquirenti, ritenga che il valore non superi i 5 milioni di euro. Tutto ciò, si badi bene, senza che i 22 milioni di euro siano mai stati nella disponibilità dell’A.C. Siena, perché sembra siano stati fatti oggetto di rientro da parte della banca stessa a copertura dei debiti che la suddetta società aveva fatto in precedenza con alcune società del gruppo MPS. I dirigenti e gli addetti della banca che hanno seguito tale pratica sono già stati tutti identificati dagli organi inquirenti, anche se nei loro confronti non è iniziata nessuna procedura processuale e di sequestro di beni
Quanto sopra, mentre sembra che gli accertamenti degli organi inquirenti abbiano riguardato anche (seppure per importi minori) la gestione della società Mens Sana Basket ed altre numerose società a cui sono stati concessi mutui per importi rilevanti, senza che le stesse disponessero delle necessarie garanzie.
Tutto ciò è il risultato evidente del malgoverno e della sottocultura affaristica e familistica che purtroppo hanno intriso la vita sociale ed economica di questa città negli ultimi 20 anni. Non è una novità, ma fa indubbiamente impressione vedere che tutti questi procedimenti sono a carico di una parte importante di Siena, sempre la stessa: quella che negli ultimi anni ha deciso tutto, mentre alcuni si adeguavano senza compromettersi troppo per subalternità, per paura o in vista di qualche vantaggio, mentre veniva marginalizzata e rimaneva inascoltata la parte sana della città che dissentiva da questo sistema e ne denunciava le irregolarità.
Bisogna ricordarsi da quale esperienza veniamo, cosa sono stati per Siena e per la sua classe politica questi anni, per acquisire sempre maggiore consapevolezza che per rimediare e costruire qualcosa di buono per il futuro è necessario cambiare davvero.
Non ci si deve far ingannare da chi pensa di aver il diritto di governare sempre e comunque (il PD); da chi dice di voler cambiare e poi torna alle vecchie camarille più o meno travestite; dal centro-destra che, come partiti o camuffato nelle liste civiche, negli anni bui di Siena è stato beneficiato con nomine in posizioni rilevanti o è rimasto silenzioso.
La situazione senese per le prossime elezioni comunali si presenta molto complessa e il progetto di profondo rinnovamento che Sinistra per Siena aveva promosso, partecipando alla costituzione di Unione Popolare Senese, purtroppo non ha potuto andare avanti, perché ci è stato chiesto di tradire le premesse iniziali di non avvicinarsi a liste e personaggi che hanno partecipato al groviglio.
E’ quindi con un po’ di rammarico che vediamo ancora usare questo nome e il materiale prodotto insieme, solo da una parte della coalizione che se ne vuole appropriare.
Il Circolo “Città Domani – Sinistra per Siena” ribadisce il proprio impegno a pervenire ad un vero cambio di rotta per il governo della città, rivolgendosi ai cittadini delusi dalla politica, ai giovani, alle donne, a coloro che sono impegnati nei movimenti e nelle associazioni, per costruire uno schieramento largo che possa raccogliere tante adesioni e portare ad un vero rinnovamento della politica cittadina”.