Sui rinvii a giudizio interviene il circolo Città Domani
SIENA. La Procura della Repubblica di Siena e il Comando provinciale della Guardia di Finanza hanno finalmente comunicato la chiusura delle indagini sul dissesto finanziario dell’Università di Siena con la notifica di 18 avvisi di garanzia per reati gravi quali la falsità ideologica in atto, il peculato e l’abuso d’ufficio. L’accusa per due ex rettori, direttori amministrativi, revisori dei conti, segretari di dipartimento e contabili è gravissima: aver gonfiato i bilanci per decine di milioni e aver sottratto anche per scopi personali, beni e denari pubblici, contribuendo, in tal modo a svuotare le casse dell’Università. Il danno economico per l’Università, dal 2003 al 2007 sarebbe di 134 milioni di Euro.
Il Circolo “Città domani- Sinistra per Siena”, senza naturalmente anticipare i risultati di un processo che dovrà tenersi nei tempi più rapidi per scongiurare ogni pericolo di prescrizione, esprime la più severa condanna per il comportamento di chi ha amministrato nel proprio interesse e non in quello della collettività, un’istituzione tanto autorevole e importante per la città, provocandole danni così ingenti.
Questa situazione si è determinata per il venir meno dell’etica nella gestione della cosa pubblica, che ha visto anche a Siena il dilagare di conflitti di interessi, arroganza del potere, occupazione di ogni spazio della vita pubblica per la conquista di vantaggi personali e di gruppo, scomparsa della politica come servizio verso la comunità e squallido decadimento dei valori morali. Pertanto, come già chiesto nel corso della campagna elettorale, il Circolo ribadisce la necessità che l’Università degli Studi si costituisca parte civile nel procedimento penale contro coloro che hanno raggirato centinaia di lavoratori e l’intera società civile senese producendo una contabilità non veritiera e contro coloro che ne fossero stati gli eventuali ispiratori. Coloro che hanno compromesso il bilancio dell’ateneo ne devono rispondere; per il momento solo i lavoratori hanno pagato e adesso vanne stabilite le responsabilità e risarcito il danno finanziario.
Il Circolo “Città domani- Sinistra per Siena”, senza naturalmente anticipare i risultati di un processo che dovrà tenersi nei tempi più rapidi per scongiurare ogni pericolo di prescrizione, esprime la più severa condanna per il comportamento di chi ha amministrato nel proprio interesse e non in quello della collettività, un’istituzione tanto autorevole e importante per la città, provocandole danni così ingenti.
Questa situazione si è determinata per il venir meno dell’etica nella gestione della cosa pubblica, che ha visto anche a Siena il dilagare di conflitti di interessi, arroganza del potere, occupazione di ogni spazio della vita pubblica per la conquista di vantaggi personali e di gruppo, scomparsa della politica come servizio verso la comunità e squallido decadimento dei valori morali. Pertanto, come già chiesto nel corso della campagna elettorale, il Circolo ribadisce la necessità che l’Università degli Studi si costituisca parte civile nel procedimento penale contro coloro che hanno raggirato centinaia di lavoratori e l’intera società civile senese producendo una contabilità non veritiera e contro coloro che ne fossero stati gli eventuali ispiratori. Coloro che hanno compromesso il bilancio dell’ateneo ne devono rispondere; per il momento solo i lavoratori hanno pagato e adesso vanne stabilite le responsabilità e risarcito il danno finanziario.
Circolo Città Domani – Lista Sinistra per Siena