"Se Siena perde la banca, i responsabili sono noti"
SIENA. La notizia che il Monte dei Paschi nel 2014 ha perso 5,3 miliardi di Euro delinea un quadro disastroso che, oltre a far sorgere legittimi dubbi sulla veridicità dei dati forniti per le precedenti trimestrali, dovrebbe portare a censurare le scelte tecniche fin qui operate da Profumo e Viola. Che le abbiano compiute per incapacità o per volontà esplicita di affossare la Banca, per meglio coprire le magagne passate, certamente non hanno operato per darle nuovo slancio e recuperare la fiducia dei clienti e dei cittadini. Con questi risultati una qualsiasi ditta privata li avrebbe già licenziati!
Non minori appaiono le responsabilità del presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena Clarich, che dichiarando di voler riconfermare la fiducia ai due, ha anche avuto la faccia tosta di annunciare alla città che dovrà prepararsi a perdere la Banca.
Una considerazione che suscita rabbia e frustrazione per quanto poteva e doveva essere fatto dalle istituzioni cittadine e soprattutto da parte del sindaco Valentini, che non ha mantenuto le promesse elettorali di fare chiarezza sul furto perpetrato ai danni della città e di cambiare registro. Se raffrontiamo il comportamento dei sindaci di altre città di fronte alla crisi della loro principale attività economica (es.Taranto, Piombino, Terni, ecc.), con quello del Sindaco Valentini, appare evidente la sua totale inanità. Certo ci vorrebbe il coraggio che il Sindaco non ha, come non ha la forza morale di opporsi ai poteri forti dei gruppi dirigenti dei partiti (senesi e nazionali) e degli organi di vigilanza che hanno mancato ai loro doveri istituzionali. E la sua recente affermazione che “la politica non deve interessarsi del Monte” appare quasi ridicola, ora che appaiono in tutta la loro evidenza le conseguenze dell’interesse malsano con cui la brutta politica ha usato il Monte dei Paschi nel passato. E’ solo un’affermazione meschina, che serve a mantenere un’ipocrita copertura alla malversazione compiuta ai danni della Banca e che vede i principali partiti collusi e colpevoli.
Colpevoli di aver espresso una classe politica incapace ed indecente, piena di arroganza e supponenza, priva di un minimo di requisiti in grado di preservare e presidiare il più importante assett della città. Colpevoli di aver espresso l’attuale giunta che non ha sentito l’obbligo morale ed etico, che dovrebbe essere insito e scontato nel ruolo stesso di rappresentati dei cittadini, di pretendere in ogni modo ed in ogni sede che si facesse luce sulle responsabilità, cercando di difendere i diritti calpestati di questa comunità. Colpevoli di esprimere un sistema lobbistico di potere che distrugge lo stato di diritto in questo paese.
Circolo Città Domani – Sinistra per Siena