"Ora che li facciamo preoccupare ci attaccano a tutto spiano"
SIENA. Con una riesumazione fuori dal tempo una trentina di persone, di cui gran parte erano membri Comitato Federale del PCI degli anni 80, ha firmato una lettera del PD, si presume indirizzata ad iscritti del PCI di quell’epoca (avete letto bene: PCI) per sostenere la lista del PD stesso e la candidatura a sindaco di Franco Ceccuzzi. Tale sostegno è accompagnato da un invito a “non disperdere il voto scegliendo liste che si definiscono di sinistra ma che hanno scelto di stare fuori dalla casa di tutti i democratici”.
Quando chiedevamo di partecipare al tavolo ci è stato detto di no, perché avremmo evidentemente recato disturbo con le proposte che avevamo annunciato e si pensava che non contassimo nulla. Sono venuti a cercarci quando i giochi erano fatti e quando hanno capito che facevamo sul serio: è stato un tentativo di neutralizzarci mettendoci a fare l’ultima ruota del carro. Ora che li facciamo preoccupare ci attaccano a tutto spiano.
Ma l’arroganza degli estensori della nota è messa ben in evidenza da un’affermazione che la cultura politica del vecchio PCI non avrebbe mai usato: siamo “la casa di tutti i democratici”. Bella presunzione. Chi ha dato al PD i titoli per stabilire dove stanno i democratici? Non basta attribuirsi un nome per acquisire l’esclusiva dei valori che a tale nome sono connessi.
Noi non possediamo il data-base degli iscritti al PCI degli anni ’80, e non possiamo scrivere loro. Però possediamo una buona memoria, bastevole a ricordare che Enrico Berlinguer fece della questione morale il tema centrale della propria azione politica. Oggi, a trent’anni di distanza, rimane tutta intera l’attualità di quel tema, che vede purtroppo coinvolta anche una parte del PD senese.
E se essere di sinistra, oggi, a Siena, significasse voler riportare sulla retta via anche il PD cittadino, non sarebbe il caso di votare Sinistra per Siena?