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SIENA. Dalla Lista Sinistra per Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Siena, capitale della cultura europea? Non fateci ridere per carità: la realtà è ben diversa da quella che viene descritta nelle sedi istituzionali e nel dibattito locale. Nell’attuale panorama culturale cittadino per l’arte visiva la situazione è stagnante e bloccata, quasi che gli enti senesi si fossero scordati dell’importanza che ha avuto quest’arte a Siena nei secoli passati. A Siena mancano gli spazi per esprimersi e produrre cultura, mancano le occasioni e le iniziative per far vedere il proprio lavoro. Dominano la scena artistica sempre le stesse persone, quelle più note, che hanno le conoscenze che contano, e l’ambiente rimane senza ricambio.
Questi sono i paradossi della situazione:
– Rispetto ai sei cinema prima esistenti, sono rimaste solo tre piccole sale. In questi ultimi anni è stato concesso il cambio d’uso di locali storici, adatti per vari tipi di spettacolo, a cui eravamo affezionati.
– Gli spazi espositivi pubblici per i giovani artisti e quelli poco affermati sono stati ridotti a quelli tradizionali (Magazzini del sale, Cortile del Podestà) perciò la concorrenza per esporre è notevole.
– Visto che le poche gallerie private hanno già le proprie scuderie di artisti da sponsorizzare, ai giovani talenti ed a quelli poco conosciuti non rimane nessuna prospettiva.
– Da quando la scelta del pittore del drappellone del Palio è ritornata a dipendere dagli “esperti” del Comune, a Siena non c’è rimasto nessun concorso o rassegna d’arte ricorrente, che possa permettere ad un artista di parteciparvi.
– La memoria storico – artistica del passato di Siena si ferma al sei-settecento, perché non c’è un museo d’arte moderna che raccolga le opere dell’ottocento e del novecento;
– Non c’è uno spazio d’arte contemporanea: dopo l’esperienza del Palazzo delle Papesse rimane solo qualche occasione al S. Maria della Scala e l’apertura saltuaria di villa Brandi.
– Il Comune e la Soprintendenza sono stati tra i peggiori custodi del patrimonio artistico senese: ne sono esempio molte donazioni private disperse in vari magazzini insalubri o peggio lasciate esposte agli agenti atmosferici.
– La Fondazione finalizza scarsamente i propri finanziamenti verso le principali Istituzioni ed i progetti più validi del territorio.
– La maggioranza delle Istituzioni della città ha un indirizzo artistico conservatore. Lo dimostra il fatto che raramente è stato deciso di migliorare l’aspetto estetico di alcune zone della città mediante un piano di arredo urbano o di decorazione, commissionando opere ad artisti contemporanei senesi o italiani.
Una corretta politica culturale deve puntare a valorizzare le persone creative competenti ed i bravi tecnici, fornendoli di adeguate possibilità per emergere. Allo stesso tempo occorre dotare la città di più spazi multimediali, elastici, in cui allestire iniziative artistiche ed insieme procurare ambienti per gli studi degli artisti.
Prioritariamente occorre aiutare l’Istituto d’Arte – Liceo Artistico, scuola che svolge un’attività preziosa per la città, dal punto di vista culturale e estetico, ad esempio istituendo una borsa di studio per gli studenti più meritevoli ed acquistando delle opere d’arte realizzate dagli insegnanti e dagli studenti dell’Istituto d’Arte”.
(sintesi del documento consultabile per intero sulsito di Sinistra per Siena)