Vigorosa protesta degli aderenti al circolo Città Domani
SIENA. Da Sinistra per Siena. Circolo Città Domani, riceviamo e pubblichiamo.
“La notizia che l’ex direttore generale del Monte dei Paschi, Antonio Vigni, riceverà una buonuscita di 4 milioni di Euro a titolo di incentivo per agevolare l’uscita anticipata, ci scandalizza e ci sembra quanto mai inopportuna in un momento in cui si chiedono sacrifici ai dipendenti della Banca. I banchieri, come è un classico nel pieno di questa crisi determinata proprio dalle banche, sembrano vivere in un mondo a parte, una specie di gioco del monopoli, dove i soldi hanno un altro valore rispetto a quelli che i lavoratori ricevono ogni mese in busta paga.
Tanto peggiore è poi il caso della Banca Monte dei Paschi, che con le sue scelte avventuriste avallate dallo stesso Direttore Generale Vigni ha depauperato la banca ed ha saccheggiato il patrimonio della Fondazione, costringendola ad indebitarsi, e quindi non avrebbe dovuto permettersi di erogare buonuscite milionarie.
Se il Direttore Generale è stato incentivato alle dimissioni, forse gli veniva attribuita qualche responsabilità sulle scelte compiute (Antonveneta ecc.)? Se ha responsabilità non può quindi essere premiato; se non le ha e si è limitato ad obbedire agli ordini del Presidente, allora perché farlo dimettere?
Non ci si venga a dire che questi sono ragionamenti grezzi rispetto alle finezze degli economisti e dei banchieri: con tutti gli inglesismi e le chiacchiere di facciata hanno rovinato il patrimonio della città e non hanno giustificazioni.
Solo l’arricchimento personale oggi è il valore guida di questi personaggi che hanno maneggiato i soldi della città senza prudenza, con poca competenza e tanto avventurismo. Proprio per superare questa crisi avremmo bisogno di Direttori e Presidenti con una nuova etica della responsabilità e della serietà, ma le logiche del piccolo potere di partito sembrano andare in tutt’altra direzione”.
(Foto Corrado De Serio)
“La notizia che l’ex direttore generale del Monte dei Paschi, Antonio Vigni, riceverà una buonuscita di 4 milioni di Euro a titolo di incentivo per agevolare l’uscita anticipata, ci scandalizza e ci sembra quanto mai inopportuna in un momento in cui si chiedono sacrifici ai dipendenti della Banca. I banchieri, come è un classico nel pieno di questa crisi determinata proprio dalle banche, sembrano vivere in un mondo a parte, una specie di gioco del monopoli, dove i soldi hanno un altro valore rispetto a quelli che i lavoratori ricevono ogni mese in busta paga.
Tanto peggiore è poi il caso della Banca Monte dei Paschi, che con le sue scelte avventuriste avallate dallo stesso Direttore Generale Vigni ha depauperato la banca ed ha saccheggiato il patrimonio della Fondazione, costringendola ad indebitarsi, e quindi non avrebbe dovuto permettersi di erogare buonuscite milionarie.
Se il Direttore Generale è stato incentivato alle dimissioni, forse gli veniva attribuita qualche responsabilità sulle scelte compiute (Antonveneta ecc.)? Se ha responsabilità non può quindi essere premiato; se non le ha e si è limitato ad obbedire agli ordini del Presidente, allora perché farlo dimettere?
Non ci si venga a dire che questi sono ragionamenti grezzi rispetto alle finezze degli economisti e dei banchieri: con tutti gli inglesismi e le chiacchiere di facciata hanno rovinato il patrimonio della città e non hanno giustificazioni.
Solo l’arricchimento personale oggi è il valore guida di questi personaggi che hanno maneggiato i soldi della città senza prudenza, con poca competenza e tanto avventurismo. Proprio per superare questa crisi avremmo bisogno di Direttori e Presidenti con una nuova etica della responsabilità e della serietà, ma le logiche del piccolo potere di partito sembrano andare in tutt’altra direzione”.
(Foto Corrado De Serio)