FIRENZE. Da Sinistra Italiana Toscana riceviamo e pubblichiamo.
“Sarebbe quasi divertente se non fosse tragico, la richiesta del presidente della regione Toscana, di “rinviare il rientro a scuola” dopo 17 giorni di vacanze e “riattivare la Dad”.
Dopo due anni dall’inizio della pandemia il Presidente della Regione Toscana ha il coraggio di chiedere una nuova attivazione della DAD, modalità di insegnamento che produce un danno a tutti gli studenti, rende ancor più difficile il lavoro dei docenti e, soprattutto, discrimina proprio quegli studenti che vivendo in realtà economicamente e socialmente difficili più hanno bisogno di una scuola egalitaria e in presenza.
Nessuna limitazione per chi in questi giorni ha viaggiato, sciato, etc (obbligo del super Greenpass rafforzato per alberghi e seggiovie entra in vigore dal 10 gennaio quando tutti per lo più sono rientrati) ma nuovamente il prezzo viene fatto pagare alla scuola nell’illusione che questo protegga il PIL. Nonostante le scuole chiuse, i contagi sono volati, le ASL nemmeno vengono informate di tutti i casi di positività, nessun tracciamento è possibile, parlare con i medici di medicina generale è impresa ardua e quando si riesce rimandano al sistema dei tamponi a pagamento per velocizzare la conferma della diagnosi. Il sistema sanitario regionale toscana è in tilt nonostante l’immane sforzo degli operatori e l’unica proposta del Presidente della Regione, dopo la richiesta degli al governo degli ispettori per il tracciamento, è chiudere le scuole e mettere in dad i ragazzi.
Alla fine tutta l’incapacità del governo e della Regione a gestire la pandemia dopo ben 2 anni, 2 anni dall’inizio pandemia, con tutto il personale scolastico in servizio che dal 15 dicembre è vaccinato (altrimenti esonerato dal servizio), dovrebbe ricadere ancora una volta sui ragazzi e le ragazze? È inaccettabile.
Sono due anni che Sinistra Italiana chiede alle istituzioni regionali e locali di dotare le scuole di spazi adeguati per mantenere le attività didattica in presenza in questi anni di pandemia, di adottare tutti i DPI, i dispositivi di protezione a partire dalle mascherine FFP2, a tutto il personale e a tutti gli studenti. Non quelle attualmente usate: le chirurgiche e delle mascherine che definire FFP2 è improprio in quanto sono fatte di cartone.
Sono due anni che Sinistra Italiana chiede al governo di stabilizzare il personale precario, ridurre il numero di alunni per classi, stabilizzare il personale COVID sia docente sia ATA e investire nella scuola e constata invece che i soldi del PNRR sono sperperati in attività che niente hanno a che vedere con il contrasto alla pandemia e con il ristoro delle persone più colpite dagli effetti indiretti della pandemia, in primis gli studenti e i giovani.
Chiediamo con forza alle autorità di ascoltare l’appello degli psicologi e delle psicologhe sulla necessità di tenere aperti le scuole per la salute psicofisica dei ragazzi e ragazze. Mai più DAD”.