Un atto incoerente dell'azienda secondo le segreterie della Rsa
SIENA. Dal Coordinamenti RSA – Banca Monte dei Paschi Siena Spa ricceviamo e pubblichiamo.
Ancora una volta siamo in presenza di un atto del tutto incoerente dell’Azienda, che da una parte approva un Piano d’Impresa incentrato esclusivamente sul taglio dei costi, sulle esternalizzazioni e sulla disdetta del Contratto integrativo aziendale, e dall’altra continua a reperire dal mercato top manager destinati a percepire retribuzioni molto elevate.
Si tratta di una incoerenza, tanto più inaccettabile dal momento che i Dipendenti svolgono ogni giorno il proprio compito, con responsabilità e spirito di appartenenza; sul loro lavoro si basa infatti la qualità dei servizi resi alla clientela e il mantenimento del rapporto di fiducia con la stessa.
I vertici aziendali pensano davvero di poter prescindere dalla motivazione dei Lavoratori per risollevare le sorti della Banca e del Gruppo e contemporaneamente assumere professionalità esterne, per altro tutte da verificare, e alle quali comunque si riservano lauti stipendi? Pensano davvero che non erogare incentivi e non pagare il Vap ai Lavoratori della Capogruppo sia una strada praticabile? Credono di poter progettare impunemente l’esternalizzazione del “back office” , il taglio ai costi del personale e la disdetta del CIA, senza che tutto ciò provochi conseguenze sulla tenuta del clima aziendale? Pensano di continuare a non dare risposte su richieste precise delle OO.SS., come sulla proroga della rata del mutuo – per altro concessa alla clientela – senza che questo abbia ripercussioni?
Noi pensiamo che questa sia una strategia miope, che ha al centro la volontà di dividere i Lavoratori, per tentare di rendere più debole la loro reazione, di scardinare il Contratto Integrativo Aziendale, per annullare quel sistema di regole e prassi che i Lavoratori stessi hanno conquistato in decenni di storia aziendale, di espellere dal Gruppo e precarizzare centinaia di Dipendenti.
Per questo motivo, nell’esprimere l’assoluta contrarietà a tale progetto, ribadiamo che sono già state avviate le procedure previste dalla Legge per giungere alla mobilitazione di tutto il personale del Gruppo”.