"In questo momento l'atteggiamento aziendale non è orientato ad un rapporto chiaro e costruttivo con queste OO.SS"
Dal Comitato Unitario delle Organizzazioni sindacali in Mps, riceviamo e pubblichiamo.
SIENA. “L’attuale situazione della nostra banca e del gruppo richiederebbe delle relazioni sindacali avanzate, così da poter dare risposte e fugare legittimi dubbi ai lavoratori che stanno vivendo situazioni difficili, dovendo fronteggiare una clientela spesso frastornata e dubbiosa da continue notizie stampa riguardanti il Monte dei Paschi. E’ quindi indispensabile avviare immediatamente, come da prassi consolidata al Monte Paschi,il confronto sulle linee guida del nuovo Piano Industriale anche allo scopo di mettere fine alla situazione di insicurezza nella quale i lavoratori sono costretti ad operare.
Dobbiamo al contrario registrare il fatto che in questo momento l’atteggiamento aziendale non è orientato ad un rapporto chiaro e costruttivo con queste OO.SS.
Un esempio di questo comportamento è costituito dalla scarsa attenzione che l’Azienda dedica alle implicazioni delle norme del Contratto Integrativo, ancora vigente, che prevedono determinate procedure di confronto fra le parti, come nel caso del sistema incentivante. Ad oggi, infatti, non si è ancora svolto lo specifico confronto sul budget attribuito ad inizio anno, e neppure si è proceduto a verificare il raggiungimento degli obiettivi 2011 per le singole unità operative.
La cosa risulta ancora più grave, se si considera che la Banca – nonostante quanto in proposito deliberato durante l’Assemblea degli Azionisti del 27 aprile scorso – non ha ufficializzato il mancato pagamento per l’anno in corso del sistema incentivante 2011.
Per quanto l’Azienda fosse a conoscenza da tempo del mancato raggiungimento dei risultati in termini di utile netto consolidato, che in base alle norme non avrebbero quindi consentito l’erogazione dei premi, ha pensato bene di non chiarire in maniera definitiva la situazione, al contrario implementando le pressioni commerciali e promettendo adeguate erogazioni in caso di raggiungimento degli obiettivi per la singola campagna prodotto.
Tornando invece al sistema incentivante 2012, è opportuno rilevare che oltre alla mancata effettuazione del confronto previsto a livello contrattuale, l’Azienda non ha neppure predisposto i così detti ISP – Indicatori Sintetici di Performance – che conferiscono criteri di certezza e di verificabilità in ordine al raggiungimento degli obiettivi da parte della singola unità produttiva o del comparto di riferimento.
Per quanto riguarda la speciale erogazione per il lavoro straordinario dei Quadri Direttivi, anch’essa regolata da specifiche norme contrattuali, le scriventi OO.SS. hanno più volte sollecitato l’Azienda, fin dall’inizio dell’anno, a fornire dati precisi ed analitici, al fine di procedere alla corresponsione a fronte di impegni temporali significativi; anche in questo caso non sono state date risposte ufficiali in merito.
L’ultima vicenda in ordine di tempo riguarda l’estensione automatica degli inquadramenti del nuovo CCNL (III Area I livello) previsti per neo assunti (figli di dipendenti deceduti, collocamento obbligatorio), senza che sia stata nel frattempo effettuata la prevista procedura di armonizzazione tra le nuove previsioni del Contratto Nazionale e le preesistenti norme del Contratto Integrativo, peraltro sollecitata più volte dalle scriventi OO.SS..
E’ evidente quindi che si sta verificando quello da noi più volte denunciato, cioè un reale ridimensionamento delle relazioni industriali e nei fatti una violazione del nostro CIA.
Riteniamo che tutto ciò non possa essere il clima migliore per affrontare in maniera costruttiva le ricadute del prossimo Piano Industriale e la procedura ex art. 18 CCNL sul taglio dei costi.
Queste OO.SS. sono disponibili, come è loro tradizione, a sedersi al tavolo per trattare tutte le materie che riguardano i lavoratori del Monte, per ricercare le migliori soluzioni per loro e per la banca, ma non sono disponibili ad accettare decisioni unilaterali e a subire quella marginalizzazione che il Presidente e l’Amministratore Delegato evidentemente perseguono.
LE SEGRETERIE