Lettera aperta dei due candidati che spiegano la situazione dei conti del Comune di Siena
SIENA. Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta ai cittadini senesi da parte dei due consiglieri in lista Spqs, che precisano come il Bilancio del Comune di Siena, a loro dire, non è risanato
“Cara cittadina, caro cittadino
Vi scrivo perché penso che sia importante conoscere, per poi votare in modo consapevole; come diceva Luigi Einaudi: “conoscere per deliberare”.
Sicuramente, sapete che l’Italia sta finalmente crescendo, ma in Europa siamo per crescita i penultimi, sia la stessa Spagna che il Portogallo, mi dispiace ammetterlo, vanno assai meglio della nostra povera Italia.
Ebbene questo accade non per colpa dell’Europa, ma causa del nostro debito che pesa come una zavorra.
Debito pubblico che abbiamo accumulato a partire dagli anni ottanta, dove la classe politica, nella conquista del consenso, ha pensato bene di dilapidare le nostre ricchezze. Purtroppo, sembra che poco sia cambiato.
Ma ritorniamo a Siena, nella nostra bellissima città.
E’ importante, come cittadini, sapere che il bilancio di Siena non è stato risanato, ma semplicemente messo a norma per essere poi accettato dalla Corte dei Conti.
La giunta Valentini ha seguito, certamente senza fantasia e creatività, gli ordini della Corte dei Conti, ossia:
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Mantenimento della tassazione comunale ai massimi livelli sui tributi locali: in particolare Irpef comunale;
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Vendita del patrimonio immobiliare del Comune. Questo significa per noi cittadini minore ricchezza e di conseguenza minore garanzie per il futuro;
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Infine si è avuto la rinegoziazione dei mutui nella maggior parte dei casi contratti con la cassa depositi e prestiti. Tasso medio oltre il 4,2%, più del doppio della media dei tassi dei sistemi bancari con allungamento della durata.
Molti scadranno tra 30 anni. Questo significa, come per il famoso debito pubblico italiano, che un bambino che nasce ora a Siena, diventerà adulto, si sposerà, avrà dei figli, ma sarà sempre come cittadino limitato nel scegliere come amministrare questa città.
E’ bene sapere che il prossimo sindaco di Siena, almeno per due anni, avrà ancora le mani legate. Il candidato sindaco Massimo Sportelli ha presente questa situazioni, convinto che sarebbe un disastro fare promesse che non potranno essere mantenute, o peggio, dissestare le magre casse del Comune.
E’ vero che Bruno Valentini ha eseguito in modo pedissequo gli ordini della Corte dei Conti, probabilmente non aveva moltissime altre possibilità, ma detto questo ci sono delle grosse responsabilità politiche che non possiamo dimenticare.
Come cittadini, non possiamo dimenticare che questo disastro fu causato a suo tempo dal PDS, DS, Ulivo e infine PD di cui Bruno Valentini è membro importante.
Come non è da dimenticare che, a suo tempo, furono emessi da Pierluigi Piccini i Boc per finanziare il Santa Maria della Scala che fu allora un colpo di genio perché il sindaco pensava ancora a Pantalone (MPS) che avrebbe messo tutto a posto, non sapendo come sarebbe andata a finire.
E’ dal ’96 che il Comune di Siena continua a pagare gli interessi e il capitale di questa grande operazione finanziaria.
Per questo, penso che sia importante avere memoria e che il prossimo sindaco sia un uomo come Massimo Sportelli, concreto, intelligente, che conosce e ama questa città e ha la percezione esatta del livello da quale dovrà partire la futura azione amministrativa.
E’ necessario uscire da quell’abisso dove ci ha precipitato l’ambizione smodata e l’impreparazione di un’intera classa politica che continua a riproporsi senza il minimo pudore.
Giulia Simi e Franco Bossini per Massimo Sportelli sindaco di Siena