Ma le liste inviate al Monte non sono più modificabili
SIENA. Il professor Carretta, designato dal patto Fmps e soci sudamericani, è incompatibile. Più che una bomba sembra un petardo tirato fuori tempo massimo. Il professor Carretta non doveva essere indicato perché non iscritto all’albo dei sindaci revisori. Poi non doveva essere indicato perchè “sorvegliante” del professor Clarich nel precedente incarico nel Credito sportivo. Poi non doveva essere indicato perché uscito da pochissimo tempo dalla Deputazione della Fondazione. Poi non doveva essere indicato perché da tempo consulente della Fmps. A meno che le varie “carte di Pisa e di Milano” e i “codici etici” diventati ormai il principale argomento dei consigli comunali siano solo esercitazioni dello spirito. Queste condizioni oggettive del professor Carretta erano assolutamente conosciute e sufficienti a far pensare ad altro “luminare” per quell’incarico. Invece il suo nome è passato all’unanimità e si è addirittura consentito a Clarich di farlo indicare dai soci pattisti in uno scambio di sindaci revisori indecente. Ora si annuncia una resa dei conti nella deputazione generale del 28 aprile. Peccato che a quella data il professor Carretta sarà già stato nominato, anche perchè le liste inviate al Monte dei Paschi non sono più modificabili se non dalla assemblea degli azionisti e per incompatibilità che riguardano la Banca e non i soci. C’è chi dice che anche lì ne vedremo delle belle. E’ quanto può accadere quando la politica abdica alle sue responsabilità e finisce nelle mani di lobby e interessi che spesso non si riesce nemmeno a tracciare. Attendiamo non senza qualche apprensione. E se il rispetto dell’autonomia dei nominati è dovuto, ed è stato osservato, l’amministrazione comunale nel suo complesso non dovrà esimersi da una valutazione di come siano stati tutelati i rapporti tra Fondazione e territorio e i legittimi interessi della città di Siena.
Siena Società Aperta