L'iniziativa promossa da UGL Polizia, Associazione Sanità in Salute e Circolo Sena Civitas
SIENA. In una sala gremita del Palazzo Patrizi si è svolta la manifestazione sul tema “Siena città sicura” – Proposte operative, promossa dall’UGL Polizia, dall’Associazione Sanità in Salute e dal Circolo Sena Civitas. Moderatore il giornalista David Busato che, dopo le relazioni iniziali, ha stimolato e moderato un dibattito molto partecipato.
Il primo relatore è stato il Segretario Regionale dell’UGL, Mauro Marruganti, che ha riferito di una situazione della sicurezza in netto peggioramento in particolare per i furti nelle abitazioni che vedono colpito almeno un appartamento ogni giorno. Anche i danneggiamenti, i borseggi, le truffe agli anziani e gli altri reati di impatto sociale sono in aumento con un forte diffondersi del senso di insicurezza. Strade sporche e dissestate, parchi pubblici in stato di parziale abbandono, illuminazione carente, incremento diffuso di senza tetto e accattoni, danno il senso di incapacità da parte delle Istituzioni cittadine del mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, tanto che molti reati rilevati non vengono poi denunciati.
Il degrado urbano ha i suoi responsabili individuati chiaramente in una legge del 2008 (Pacchetto Sicurezza sul Degrado Urbano) in cui si indicano i Sindaci quali maggiori tutori della salvaguardia delle città e del mantenimento della civile convivenza. Il recente arrivo di migranti anche nel nostro territorio (circa 600 nella provincia ed oltre 100 nel Comune) ha determinato l’aumento del senso di insicurezza anche a seguito dei loro comportamenti (accattonaggio, prostituzione ecc), nonostante la totale assistenza ricevuta. Molte le proposte concrete per miglioramenti ottenibili con impegni di spesa quasi irrisori:
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Mantenere attiva la recentissima scelta di non distogliere il personale addetto dai servizi investigativi e di contrasto alla criminalità; pattuglie da non far stazionare continuativamente a vigilanza degli obbiettivi sensibili; rilievi dei sinistri stradali in orario diurno da far effettuare alla Polizia Municipale al fine di liberare risorse da dedicare alla prevenzione dei reati (scelte volute e sostenute dal sindacato);
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Maggiore coordinamento fra le forze di polizia con l’auspicio di giungere alla costituzione di sale Operative comuni;
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Migliorare l’impiego della Polizia Municipale;
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Utilizzo della Polizia Provinciale sulla strade del territorio almeno fino a quando il corpo sarà tenuto in vita;
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Aumento delle telecamere sia in città, sia nelle zone periferiche e “manutenzione” di quelle esistenti;
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Illuminazione adeguata nelle zone più a rischio della città e dei quartieri periferici;
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Aumentare la emissione di fogli di via nei confronti di accattoni, clochard ecc, la cui presenza diffusa alimenta il al senso di insicurezza;
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Rivedere il regolamento comunale aumentando anche le sanzioni per chi imbratta, urina per strada, ecc;
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Richiamare ad una maggiore severità la Commissione governativa che esamina le richieste di asilo politico, nei confronti dei migranti che si siano resi responsabili di atti contrari alla pacifica convivenza;
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Impiego dei pensionati delle forze dell’ordine, considerata la disponibilità più volte manifestata dalle loro rappresentanze, per vigilare presso Scuole e parchi pubblici;
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Informare i mezzi di comunicazione, nei modi opportuni, sui reati che potrebbero essere prevenuti attuando specifiche cautele (nei paesi del nord Europa si è giunti anche all’informazione postale).
E’ poi seguito l’intervento, arricchito da filmati e slide, del Capitano di Vascello Giovanni Canu, che ha intrattenuto sulle dinamiche di salvataggio in mare dei migranti e sulle sempre maggiori difficoltà riscontrate per una accoglienza di flussi ormai stabilizzatisi sopra ai 150.000 migranti/anno. Le diverse provenienze e la necessità di immediati soccorsi e assistenza, di controlli di sicurezza, sanitari e investigativi, rendono complessa l’operatività nonostante il massimo impegno profuso. Tutto questo nonostante la dotazione di mezzi adeguati e dotati di importanti attrezzature. Certamente tutto è più difficoltoso quando sono costretti ad intervenire mercantili o altri natanti non predisposti all’accoglienza. Interessanti dati forniti e spiegazione dettagliate delle varie dinamiche.
La Psicologa Silvia Chiassai, presidente del Movimento Sanità in Salute, ha posto l’accento sulle ripercussioni introspettive legate al tema della percezione di insicurezza. Ha poi evidenziato che, negli ultimi anni, con l’aumentare della popolazione immigrata , si è creata la necessità di affinare le strategie per la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura di alcune malattie infettive, in particolare Tubercolosi, HIV ed Ebola. Ha concluso sottolineando che per la prevenzione del contagio, l’assenza di politiche comuni a livello internazionale in senso inclusivo, un’organizzazione frammentata e a volte improvvisata, una polemica politica e sociale continua, sono le reali emergenze da affrontare in modo concreto e positivo.
Le relazioni si sono concluse con l’intervento del Consigliere Comunale Pietro Staderini (Sena Civitas), che ha ricordato il contenuto dell’Articolo 54 del Testo Unico degli Enti Locali in cui si indica il Sindaco come Ufficiale di Governo. Fra i suoi compiti l’informazione al Prefetto dello status quo in tema di sicurezza, assicurare la cooperazione della Polizia locale con la forze di polizia statali, segnalare la condizione irregolare di stranieri e dei cittadini appartenenti a uno Stato membro dell’Unione Europea per provvedimenti di espulsione o allontanamento dal territorio, promuovere un piano di coordinamento di controlli nel territorio. Richiamato poi il degrado urbano, sociale, la scarsa manutenzione, la troppa tolleranza di comportamenti incivili addirittura in zone centrali come Via Pantaneto, il presidio di accattoni “organizzati” nelle vicinanze di molte attività commerciali. Tutto ciò impone l’emanazione di provvedimenti attuati con successo in altre città. Solo nella struttura di “Monastero” risiedono al momento 37 profughi per la cui sussistenza la struttura stessa riceve giornalmente 1.230,00 euro. Diviene quindi ingiustificabile che facciano accattonaggio. Sono noti poi episodi di caporalato anche nel nostro territorio. E’ evidente una deriva. La domanda che ne scaturisce è se siamo in grado di governare e imporre il rispetto delle leggi.
Ulteriori proposte concrete
Rispetto del Regolamento di Polizia Municipale (Art. 35). La polizia Municipale si faccia carico delle verifiche affinché gli accattoni non siano un potenziale pericolo pubblico; Una ordinanza che vieti l’accattonaggio e imponga di indirizzare coloro che ne fanno uso a strutture di assistenza; Un percorso della Commissione consiliare preposta, con varie associazioni per coadiuvare le forze di Polizia Municipale e rendere più efficace il controllo del territorio. Fra i presenti rappresentati della CGIL Polizia, Segretari di partiti di maggioranza e opposizione, Consiglieri Comunali, Presidenti di Associazioni e tanti, tanti cittadini che chiedono a gran voce maggiore sicurezza.
Circolo Sena Civitas – UGL Polizia – Associazione Santità in Salute