...dovrà attuare una politica di contenuti. Tutti i punti del cambiamento...
Mercoledì (9 ottobre), presso il circolo Arci di colonna San Marco, ilcoordinamento provinciale per Cuperlo siè riunito per discutere sui temi del congresso e sulla candidatura di Niccolò Guicciardini.
Dopo un lungodibattito il coordinamento ha deciso di sostenerela candidatura del segretario uscente, consegnandoai coordinatori Alessandro Masi e Valeria Donato una serie di requisitiideali da includere nella piattaforma per una nuova idea di paese ed una nuovaidea di partito.
· la solidarietà e la coesione sociale (i valori del Pd senese) devono rimanere gli elementi identitari del nostro capitalesociale;
· il partito, soprattutto in riferimento alla società e al territorio, è quello riconosciutonella nostra Carta Costituzionale. Il PD deve riaffermare il suo servizio perla politica del paese e delle realtà locali, rimanendo legato ai contenuti eall’inclusione sociale;
· i personalismi devono rimanere lontani dalla nostra idea di partito;
· la chiave per affrontare il futuro del nostro territorio sarà la lettura dellanostra storia locale, soprattutto degli ultimi anni;
· il rilancio del territorio senese a partire dal lavoro, dalle riformeistituzionali,(abolizione delle province e le unioni dei Comuni),riorganizzazione sul territorio della sanità, della Banca, dell’Università, della cultura, attraverso un’analisi delle crisi e delle disuguaglianze attuali;
· la trasparenza nel servizio al PD senza impegni di posizionamenti futuri. Vale adire, pari dignità tra le espressioni delle mozioni negli organismi;
· il processo di formazione di una classe dirigente che sia capace di valorizzare lapari dignità e opportunità fra gli iscritti e i militanti . Valorizzazione che tengaconto delle esperienze e delleinnovazioni per garantire un migliorservizio alla funzione permanente della proposta politica quotidiana”.
“Si tratta di un atto diprofonda responsabilità -spiega AlessandroMasi- è una proposta dai contenutiforti, chiari e precisi: la costruzione di una democrazia che riparte dallaverifica concreta dei diritti, della giustizia sociale, del valore del lavoro edei saperi che nella loro dimensione solidale alimentano il territorio comecomunità. Per affermare questa visione il partito deve necessariamente aprirsialle diverse culture sociali e ricercare legami con tutte quelle reti cheassumono la responsabilità come metodo di organizzazione e di discussione. Unpartito, insomma che diviene un laboratorio permanente di idee e di progettiper una proposta quotidiana al paese ed ai territori”
“Il rilancio del Pd inProvincia di Siena -sottolinea ValeriaDonato- ha bisogno di un segretario con tanta passione, energia e capacità politica, tutte qualità che NiccolòGuicciardini ha già espresso in questi primi sedici mesi alla guida del Pdprovinciale. Il suo é stato un inizio difficile: la crisi politica del Comunedi Siena, la crisi di Mps e dell’Università, le inchieste giudiziarie, ladifficile situazione economica e sociale che vive il nostro territorio. La piattaforma che lancia Niccolò andrà arricchitaaffinché la sua candidatura sia condivisa e non appartenga, come ad ora nonappartiene, a nessuno schieramento nazionale e sia di garanzia alla crescita edal rinnovamento del Pd senese. Un ricambio vero della classe dirigente, apertoa tutte le generazioni’.
“Oggi -conclude Masi- avviamo il cammino per arricchire tuttiinsieme il contributo che Gianni Cuperlopropone per una nuova idea di paese ed una nuova idea di partito”.
I sostenitori di Gianni Cuperlo, in provincia di Siena, voteranno per Niccolò Guicciardini segretario provinciale del Pd. Sono queste le conclusioni a cui è giunto, all’unanimità, il coordinamento provinciale che si è riunito, nella giornata di Mercoledì 9 Ottobre, presso il Circolo Arci di Colonna San Marco a Siena.
L’incontro, che è stato caratterizzato da un’alta partecipazione e da numerosi interventi, ha prodotto un contributo di idee e di proposte politico-programmatiche che è stato raccolto dai coordinatori Alessandro Masi e Valeria Donato, che nella giornata di oggi, giovedì 10 Ottobre, lo hanno offerto a Niccolò Guicciardini, per arricchire la piattaforma che sostiene la sua candidatura.
Prima di tutto i valori che devono essere alla base del maggiore partito della provincia di Siena: la solidarietà e la coesione sociale devono rimanere gli elementi identitari di quel capitale sociale costruito dal dopoguerra ad oggi. E insieme l’dea di partito, soprattutto in riferimento alla società e al territorio, è quello riconosciuto nella Carta Costituzionale. Un Pd radicato in tutto il territorio senese, che abbia nei circoli e nelle unioni comunali momenti permanenti ed autonomi di iniziativa politica e sia riferimento per le comunità locali.
Il Pd deve riaffermare il suo essere al servizio per la politica del paese e delle realtà locali, elaborando e promuovendo contenuti e puntando all’inclusione sociale. Il Pd deve essere una comunità, come antidoto alle degenerazioni ed agli eccessi del leaderismo e della personalizzazione della politica.
La ripresa economica e la vicinanza al mondo del lavoro e dell’impresa dovranno essere le priorità per il Pd, con grande attenzione a tutte le grandi aziende, come Mps, le maggiori istituzioni, le due Università, al settore dei servizi alla persona e del diritto alla salute, con la lotta alle disuguaglianze e la promozione di pari opportunità, fino alla riforma delle istituzioni, per riprodurre quella coesione territoriale che è stata sin qui governata dalla provincia con benefici per tutti.
I fattori che hanno portato alla crisi attuale e le responsabilità della politica, che vanno ben oltre il Pd, dovranno essere oggetto di un’analisi più attenta per giungere ad una lettura storica condivisa che consenta di svoltare, e produrre una maggiore unità del partito. Così si potrà innescare un processo di formazione di una classe dirigente che sia capace di valorizzare la pari dignità e opportunità fra gli iscritti e i militanti. Valorizzazione che tenga conto delle esperienze e delle innovazioni per garantire un miglior servizio alla funzione permanente della proposta politica quotidiana.
Il nuovo segretario dovrà essere il garante di questi valori e di questi obiettivi con la massima trasparenza al servizio del Pd, contrastando il correntismo e promuovendo un pluralismo che riconosca la pari dignità delle idee in tutti gli organismi comunali e provinciali.
“Il rilancio del Pd in Provincia di Siena -sottolineano Alessandro Masi e Valeria Donato- ha bisogno di un segretario con tanta passione, energia e capacità politica, tutte qualità che Niccolò Guicciardini ha già espresso in questi primi sedici mesi alla guida del Pd provinciale. Il suo é stato un inizio difficile: la crisi politica del Comune di Siena, la crisi di Mps e dell’Università, le inchieste giudiziarie, la difficile situazione economica e sociale che vive il nostro territorio. La piattaforma che lancia Niccolò è già più ricca e partecipata, grazie alle nostre proposte, e rende la sua candidatura più libera da una rigida appartenenza ad uno schieramento nazionale. Sono basi importanti per un segretario di garanzia per la crescita ed il rinnovamento del Pd senese. Un ricambio vero della classe dirigente, aperto a tutte le generazioni’.
“ Per affermare questa nuova visione di partito – concludono Alessandro Masi e Valeria Donato – il Pd dovrà aprirsi alle diverse culture sociali e ricercare legami con tutte quelle reti che assumono la responsabilità come metodo di organizzazione e di discussione. Un partito, insomma che diviene un laboratorio permanente di idee e di progetti per una proposta quotidiana al paese ed ai territori”.
L’intervento del consigliere regionale Rosanna Pugnalini a favore di Cuperlo:
"Con Letta premier, al Pd serve un segretario a tempo pieno: per questo voterò Cuperlo Separare congresso territoriale da regionale e nazionale. A Siena serve un progetto più forte delle singole correnti. Il prossimo congresso del PD dovrà concentrarsi nel far emergere una visione dell’Italia per i prossimi anni, ed eleggere un segretario a tempo pieno, non il futuro premier. Abbiamo già un autorevole presidente del consiglio, Enrico Letta, che assieme al presidente Giorgio Napolitano rappresenta una delle poche figure che ancora riscuotono la fiducia degli italiani. Sappiamo bene che questo governo di servizio, non è quello che avevamo voluto in campagna elettorale. Al Pd spetta il compito di incalzarlo, per riuscire a portare a casa provvedimenti sull’economia, abbassando il carico fiscale sul lavoro, nel segno di una maggiore equità. Per questo il congresso è l'occasione per ridefinire il profilo della sinistra moderna e riformista del terzo millennio. Dobbiamo tornare in sintonia con il paese, indicare una via d'uscita dalla crisi. E’ un lavoro difficile e complesso, che necessita di un segretario che si dedichi anima e corpo a questa sfida. La figura che più si avvicina a questo profilo, a mio avviso, è Gianni Cuperlo. Una persona di grande equilibrio, intelligenza e coraggio, con una visione chiara del percorso che ci aspetta, per riorganizzare il campo dei democratici e dei progressisti per i prossimi anni. Abbiamo chiesto e ottenuto un congresso che partisse dal basso. Dobbiamo tenere separati i congressi locali e provinciali con il contesto nazionale, e a maggior ragione, con il congresso regionale che arriverà in altri tempi e secondo altri contenuti e protagonisti. Liberiamoci dai vecchi schemi. Portiamo la discussione non sui nomi ma su cosa intendiamo per buona politica. Discutiamo, di come affrontare il tema del lavoro che manca, le difficoltà quotidiane delle imprese, come rilanciare una città e un territorio che ha sofferto la crisi della banca. Nella provincia di Siena, c’è bisogno di un progetto forte, più forte delle singole correnti, che sia frutto di un confronto ed un incontro delle diverse sensibilità politiche. Il Pd deve mettere in prima fila le migliori energie disponibili di ogni territorio, in termini di idee, sensibilità e capacità personali, al di là della fedeltà a questo o quel leader. Abbiamo la scadenza imminente delle amministrative, dove dovranno emergere dei progetti forti e delle figure capaci nei 30 comuni che andranno al voto. Serve un partito forte che accompagni questo percorso con coraggio e apertura. Chi ambisce a rappresentare il Pd di questo territorio, deve saper anzitutto unire. E dimostrare di sapere affrontare le questioni con chiarezza ed alla luce del sole. Ci siamo lasciati alle spalle una stagione di forti divisioni che non hanno fatto bene a Siena ed alla sua provincia. E’ tempo di tornare a credere in un grande PD inclusivo, riformista e aperto, che sappia riaccendere entusiasmo nel popolo democratico".