Interverrà il vicesindaco e assessore al BilancioMauro Marzucchi
SIENA. Da Dario Di Prisco – Coordinatore Siena Futura riceviamo e pubblichiamo.
“Alla vigilia della discussione e votazione del Bilancio del Comune di Siena è utile ribadire la grandissima difficoltà per gli enti locali, in questa sciagurata contingenza, di far quadrare i conti. Purtroppo ancora una volta i Comuni si trovano in grande difficoltà nella stesura dei bilanci di previsione e dei relativi piani di investimento per le opere pubbliche. A una minore accessibilità alle risorse si somma al negativo un maggior bisogno della cittadinanza. I comuni da anni, con un attento lavoro, hanno tagliato sulle spese riducendo il loro indebitamento, mentre quello delle amministrazioni centrali ha raggiunto il 99% del Pil. Si parla di tagliare i costi della politica, si richiedono riduzioni dei consiglieri comunali e provinciali, si cancellano circoscrizioni, riducendo di fatto la rappresentatività democratica dei cittadini senza che la politica nazionale riesca veramente a dare un segno di discontinuità reale, neanche ora che, commissariata, dovrebbe trovare uno spirito nuovo e efficace nella rappresentanza.
Siena non esce certo illesa da questa fase, anzi, la nostra città presenta ulteriori complessità: è oltremodo difficile da conservare e da tutelare e se a questo si associa la crisi in cui versa la Fondazione MPS (tutti ci auguriamo momentanea) che ha sempre provveduto a compensare le necessità la situazione, pare a dir poco complessa.
Una risposta potrebbe essere un cambio deciso delle politiche di bilancio, riuscendo sempre più ad indirizzare le risorse disponibili allo sviluppo economico, evitando al massimo la dipendenza della spesa corrente dalla Fondazione. Se la città avrà ancora le risorse deve saperle indirizzare verso investimenti tesi a favorire la crescita e rendere il bilancio sempre più indipendente. A questo proposito Siena Futura rilancia la sua idea di favorire al massimo l’inserimento del Terzo Settore nella gestione dei servizi, con il Comune che, da una parte perde blocchi gestionali, dall’altra assume sempre più il ruolo di controllore dell’accesso ai servizi, della loro universalità, qualità e costi, interagendo con quelle parti di società disposte a crescere facendo progredire la comunità nel suo complesso.
Quando nel giugno del 2010 Siena Futura presentò il suo programma politico alla città, mise al primo posto la centralità del Comune e del Consiglio Comunale. In questi organi di governo tutt’oggi vediamo quelle garanzie democratiche che solo un contesto nato dalla decisione diretta dei cittadini può garantire e che si contrappone all’eccessiva creazione, da parte delle istituzioni, di tantissimi centri di potere che talvolta possono produrre disarmonia e alla lunga, nel perseverare con gli errori, “disastri” o quantomeno il mancato raggiungimento degli scopi e obiettivi.
Ci vuole un regista e non può che essere il Sindaco, insieme alla Giunta e al Consiglio Comunale, le cui articolazioni ed equilibri, ripeto, sono state assegnate dai cittadini in maniera diretta.
I problemi sono sotto gli occhi di tutti: Banca, Fondazione, Università, Ospedale, Aereoporto … come sotto gli occhi di tutti è l’attività dell’Amministrazione Comunale culminata con il documento unitario sulla Banca da cui emerge la volontà di cercare di risolverli.
Noi di Siena Futura sosteniamo fortemente questa linea e abbiamo piena fiducia che il Sindaco la perseguirà. Aggiungiamo una raccomandazione in merito al rinnovamento della classe dirigente – che per noi si riferisce ovviamente ai “nominati” visto che quella eletta spetta ai cittadini – rinnovarla è importante, ma non basta, anche il metodo deve essere diverso. La capacità di operare una selezione degli amministratori utile al territorio e alle sue istituzioni passa attraverso la qualità delle persone e dalla loro funzionalità in base al bagaglio professionale e non solo alla loro appartenenza politica. La città deve saper scegliere per se stessa un rinnovamento reale che non sempre è stato messo al primo posto”.
“Alla vigilia della discussione e votazione del Bilancio del Comune di Siena è utile ribadire la grandissima difficoltà per gli enti locali, in questa sciagurata contingenza, di far quadrare i conti. Purtroppo ancora una volta i Comuni si trovano in grande difficoltà nella stesura dei bilanci di previsione e dei relativi piani di investimento per le opere pubbliche. A una minore accessibilità alle risorse si somma al negativo un maggior bisogno della cittadinanza. I comuni da anni, con un attento lavoro, hanno tagliato sulle spese riducendo il loro indebitamento, mentre quello delle amministrazioni centrali ha raggiunto il 99% del Pil. Si parla di tagliare i costi della politica, si richiedono riduzioni dei consiglieri comunali e provinciali, si cancellano circoscrizioni, riducendo di fatto la rappresentatività democratica dei cittadini senza che la politica nazionale riesca veramente a dare un segno di discontinuità reale, neanche ora che, commissariata, dovrebbe trovare uno spirito nuovo e efficace nella rappresentanza.
Siena non esce certo illesa da questa fase, anzi, la nostra città presenta ulteriori complessità: è oltremodo difficile da conservare e da tutelare e se a questo si associa la crisi in cui versa la Fondazione MPS (tutti ci auguriamo momentanea) che ha sempre provveduto a compensare le necessità la situazione, pare a dir poco complessa.
Una risposta potrebbe essere un cambio deciso delle politiche di bilancio, riuscendo sempre più ad indirizzare le risorse disponibili allo sviluppo economico, evitando al massimo la dipendenza della spesa corrente dalla Fondazione. Se la città avrà ancora le risorse deve saperle indirizzare verso investimenti tesi a favorire la crescita e rendere il bilancio sempre più indipendente. A questo proposito Siena Futura rilancia la sua idea di favorire al massimo l’inserimento del Terzo Settore nella gestione dei servizi, con il Comune che, da una parte perde blocchi gestionali, dall’altra assume sempre più il ruolo di controllore dell’accesso ai servizi, della loro universalità, qualità e costi, interagendo con quelle parti di società disposte a crescere facendo progredire la comunità nel suo complesso.
Quando nel giugno del 2010 Siena Futura presentò il suo programma politico alla città, mise al primo posto la centralità del Comune e del Consiglio Comunale. In questi organi di governo tutt’oggi vediamo quelle garanzie democratiche che solo un contesto nato dalla decisione diretta dei cittadini può garantire e che si contrappone all’eccessiva creazione, da parte delle istituzioni, di tantissimi centri di potere che talvolta possono produrre disarmonia e alla lunga, nel perseverare con gli errori, “disastri” o quantomeno il mancato raggiungimento degli scopi e obiettivi.
Ci vuole un regista e non può che essere il Sindaco, insieme alla Giunta e al Consiglio Comunale, le cui articolazioni ed equilibri, ripeto, sono state assegnate dai cittadini in maniera diretta.
I problemi sono sotto gli occhi di tutti: Banca, Fondazione, Università, Ospedale, Aereoporto … come sotto gli occhi di tutti è l’attività dell’Amministrazione Comunale culminata con il documento unitario sulla Banca da cui emerge la volontà di cercare di risolverli.
Noi di Siena Futura sosteniamo fortemente questa linea e abbiamo piena fiducia che il Sindaco la perseguirà. Aggiungiamo una raccomandazione in merito al rinnovamento della classe dirigente – che per noi si riferisce ovviamente ai “nominati” visto che quella eletta spetta ai cittadini – rinnovarla è importante, ma non basta, anche il metodo deve essere diverso. La capacità di operare una selezione degli amministratori utile al territorio e alle sue istituzioni passa attraverso la qualità delle persone e dalla loro funzionalità in base al bagaglio professionale e non solo alla loro appartenenza politica. La città deve saper scegliere per se stessa un rinnovamento reale che non sempre è stato messo al primo posto”.