Lo afferma il candidato di 53100, Alessandro Corsini
Uscire dall’isolamento per ridare a Siena un profilo internazionale “La nostra città – afferma Corsini – nell’ultimo periodo ha perso la propria ‘genetica vocazione’ internazionale, cadendo in un suo ‘splendido isolamento’. Oggi però questo atteggiamento mentale non è più compatibile con la situazione economica della città e credo che l’apertura, soprattutto mentale, verso gli altri debba essere uno dei punti di forza per il rilancio e la rinascita di Siena. Dovremo partire dai nostri punti di forza: la cultura, l’enogastronomia, i prodotti dell’artigianato; la valorizzazione di quell’ambiente e di quel paesaggio (quante volte in tanti paesi vicini e lontani mi sono sentito dire: “la vostra è la campagna più bella del mondo”) che tutto il mondo ci invidia. Sarà fondamentale, poi, oltre a individuare i migliori interlocutori possibili all’interno delle diverse realtà senesi, anche studiare le best practices presenti nel mondo, facendo riferimento a città che hanno già sfruttato al meglio le proprie peculiarità. Maggiore apertura significa maggiori scambi e nuove opportunità di lavoro e di sviluppo, anche sul breve periodo, ecco perché credo che dare a Siena un profilo più internazionale sia un obiettivo molto concreto per il futuro”.
Rafforzare i rapporti con altre città e altri Paesi “In questo percorso- continua Corsini – potremo contare su legami storici con altre città, come quello con Avignone, gemellata, già designata Capitale Europea della Cultura nel 2000, ma soprattutto la nostra più grande sfida sarà la valorizzazione delle intelligenze che fanno riferimento alla nostra città e comunità. Noi della lista 53100 vorremmo creare un insieme di associazioni che facciano riferimento all’amministrazione comunale quali: ‘Senesi e Contradaioli nel Mondo’ (sono più di 1400 i senesi iscritti all’A.I.R.E., cioè l’anagrafe dei cittadini residenti stabilmente all’estero), che sicuramente hanno mantenuto rapporti stretti e affettivamente importanti con Siena e che è nostra speranza possano aiutare la nostra economia a svilupparsi, favorendo contatti con Paesi non ancora presenti come riferimenti per le nostre aziende; ‘Senesi Adottivi a Siena’ (italiani non senesi residenti da tempo in città), che spesso sono persone di alta professionalità, innamorate di Siena al pari di chi vi è nato e ‘Stranieri in Città’ (stranieri che hanno scelto di vivere a Siena o in zone vicine), che di solito sono persone di grandi interessi culturali, pronte a mettere a disposizione talento ed energie per la città dove hanno scelto di vivere. Questa sorta di ‘consulta della senesità’, intesa in senso lato, dovrebbe fare da ‘ponte attivo’ con molte nazioni, magari poco conosciute, ma capaci di grandi scambi culturali e professionali ed economici”.
Siena 2019, un’opportunità anche per entrare nella top 100 delle città più visitate “Un altro punto importante dovrebbe essere il rafforzamento del rapporto ‘politico amministrativo’ con città che hanno saputo sfruttare appieno le loro università, come, solo per fare alcuni esempi: Friburgo, Heidelberg, Costanza, Fontainebleau, Cambridge. Molte realtà simili a Siena, inoltre, sono uscite da crisi economiche e sociali puntando su un’unica scelta culturale. Penso a Salisburgo con il suo Festival musicale, ad Avignone col suo Festival teatrale o a Bilbao con il Museo Guggenheim di Frank Ghery. Essendo obbligatoria la realizzazione di progetti in comune con le città bulgure candidate a capitale europea della cultura, inoltre, sarà interessante approfondire il rapporto con realtà tipo Burgas ed altre città della Bulgaria, che sono stabilmente inserite nella top 100 delle città più visitate nel mondo. Il tema di fondo, però, resta quello del superamento dell’autoreferenzialità che finora ha distinto la vita senese, cercando al contrario una ricerca di aperture e uno sguardo attento e curioso al mondo che ci circonda e che ci è così vicino”.