"Da due anni è nata una unità funzionale sul domicilio e in Hospice: il servizio non è molto conosciuto e va valorizzato"
SIENA. Si è svolta in questi giorni la XVII ‘Giornata Nazionale del Sollievo’. Siena Doc ha più volte trattato l’argomento con incontri pubblici dedicati sia sulla tematica della Cure Palliative che dell’organizzazione del servizio dell’Hospice a Siena. L’obiettivo è sempre stato quello di capire come andare a incidere sul miglioramento del servizio investendo sulle cure domiciliari e sulle strutture territoriali come appunto l’Hospice, facendo rete tra ospedale e territorio. Si deve lavorare ad una ottimizzazione di servizi, costi e benefici andando nella direzione dell’appropriatezza della cura nei vari setting assistenziali, coordinandosi tra le varie figure professionali e del volontariato che si prendono cura del paziente nella sua globalità e con il care giver che rappresenta una risorsa indispensabile a domicilio . Con la legge 38 del 2010 è stato riconosciuto il diritto ad avere le cure palliative di ogni cittadino e a Siena da due anni è nata una unità funzionale di cure palliative con medici palliativisti sul domicilio e in Hospice: il servizio non è molto conosciuto e va valorizzato oltre che potenziato e messo in rete con il territorio, aperto alla cittadinanza portando la cultura della materia all’esterno dei luoghi preposti. E’ importante prendersi cura della persona malata e dei suoi familiari precocemente, e non soltanto negli ultimi giorni di vita. Infatti non possono essere troppo brevi i tempi utili a creare e a consolidare rapporti personali di fiducia, attraverso i quali si può ottenere la piena condivisione degli obiettivi di cura con la risposta più soddisfacente possibile ai bisogni della persona malata e dei suoi familiari. E’ importante che la rete di cure palliative possa erogare le prestazioni in diversi setting assistenziali: preferibilmente a domicilio del paziente, ma anche in ambulatori presenti nei presidi ospedalieri, ed in apposite strutture, gli hospice, dove sia possibile ricreare un ambiente il più possibile simile a quello domestico. Nella provincia di Bologna, grazie ad ambulatori di cure palliative dentro gli ospedali e ad una presa in carico precoce del paziente, si è ottenuta una riduzione dei ricoveri in ospedale nell’ultimo mese di vita, e la mortalità in ospedale delle persone seguite dalla rete di cure palliative è passata dal 42% all’11 %. C’è bisogno di una maggiore copertura medico-infermieristica, una rete più integrata tra ospedale e territorio per garantire un’assistenza globale al paziente, creare dei percorsi agevolati nell’attivazione e nelle procedure dei servizi sociali per i pazienti in cure palliative. Fondamentalmente a Siena manca una vera struttura di Hospice: per ora ci sono solo spazi dedicati, con lavori di adeguamento che dovrebbero partire nel 2019. Che fine ha fatto il progetto dell’Hospice, che accoglie e rende dignitosa la vita del cittadino nella sua fase estrema, un progetto che arricchisce e nobilita la città intera? Questa realtà così importante e civile ancora stenta a partire, malgrado le professionalità che vi sono coinvolte siano di primissimo ordine. Allora mi chiedo: perché non valorizzare e rendere finalmente possibile quanto già in procinto di rappresentare un valido supporto per utenti, dipendenti e familiari? C’è un progetto finalizzato a rendere la struttura degna del suo nome, con spazi accoglienti e funzionali, ove sia rispettata in pieno la privacy e siano valorizzate tutte le professionalità coinvolte. Con parcheggi adeguati per agevolare l’accesso dei dipendenti e dei familiari, con strutture appropriate. Non è possibile che una città come Siena non abbia un Hospice vero e proprio, pur disponendo tra le altre cose di fior di professionisti, veramente all’avanguardia, che quotidianamente fanno miracoli per garantire un servizio accettabile nonostante le difficoltà strutturali. Non si può più attendere né accettare il disagio di chi lavora e di chi fruisce di questo servizio importantissimo, che qualifica il grado di civiltà di un’intera città.
“Una città realmente a misura di cittadino deve dare risposte pronte e celeri a chi la vive – sostiene Debora Niccolini, Candidata al Consiglio Comunale nella Lista Siena Doc a sostegno della candidatura a Sindaco di Siena di David Chiti – e per quanto possibile deve intercettare le migliori soluzioni in termini di sostenibilità economica, le più efficaci per un’efficienza di sistema e in un’ottica di servizio alle persone. Attualmente nell’Hospice mancano le aree dedicate, gli spazi sono angusti e non funzionali, mancano i parcheggi. Anche i giardini interni possono e debbono esser abbelliti e resi praticabili per le esigenze degli utenti. Spazi utili potrebbero esser ricavati con pochi accorgimenti, con la semplice volontà di fare. Eppure sembra che ciò sia un’impresa ardua. I Senesi e Siena sono offesi da tanta passività. E’ arrivato il momento di agire, di essere all’altezza della nostra storia, della nostra civiltà”.
‘”Mi adopererò – ribadisce David Chiti Candidato a Sindaco Amministrative 2018 – affinché questo appello non cada nel vuoto e farò tutto il possibile per appoggiare lo sviluppo dei progetti al riguardo, fermamente convinto che fare sinergia e fare rete siano la svolta per ogni problema in questa città. Prima di ogni vano proclama, Siena deve essere una città a misura di cittadino”.
DEBORA NICCOLINI
Psicoterapeuta familiare, lavora in Quavio e si occupa di persone in grave stato di malattia. Il suo ambito è quello della vicinanza e della solidarietà, oltre che clinico e terapeutico. Nello specifico si occupa di Cure Palliative a domicilio e in hospice in équipe con medici e infermieri di parte pubblica, con volontari e professionisti olistici del Volontariato. Alla base di questa esperienza c’è un valore e una prassi del vivere quotidiano che scaturiscono da un sentimento profondo di solidarietà. Per lei questo significa recuperare il senso della comunità, della collettività, significa incontro e confronto, significa crescere insieme agli altri, significa fare politica, la politica dei gesti quotidiani, la politica del dare gratuito, e del ricevere ciò che non ti aspetti. La scelta di candidarsi nelle Lista Civica di Siena DOC a favore del Candidato a Sindaco di Siena David Chiti Amministrative 2018 è perché proprio essendo già in prima linea tutti i giorni è arrivato il momento di incidere maggiormente e voler arrivare a tutti i costi a raggiungere quegli obiettivi che ancora sono lontani. “ ‘Le migliori parole sono i fatti’ e di fatti abbiamo bisogno ormai, stufi delle promesse: è un diritto e un dovere della comunità e delle autorità preposte”.