"Non si tratta di qualcosa di attuato od in via di attuazione"
SIENA. Centinaia di milioni di Euro di investimenti, centinaia di nuovi posti di lavoro”, questo sembra annunciare uno dei volantini di promozione della candidatura a Siena Capitale Europea della Cultura per il 2019. Così come ce n’è un altro che parla di aumento dei posti letto e delle presenze turistiche sul territorio senese. Poi, arrivando in fondo, si scopre in tutti i casi l’altarino: non si tratta di qualcosa di attuato od in via di attuazione e neanche di una strategia direttamente applicabile al contesto di Siena, ma di ciò che è accaduto finora negli anni alle città che hanno avuto la fortuna di aggiudicarsi il titolo.
Qualcuno dovrebbe spiegare ai signori del Comitato che gli investimenti che creano occupazione si fanno se ci sono le disponibilità finanziarie, e prima ancora, se chi amministra la cosa pubblica possiede sufficiente abilità da reperire fondi in una situazione drammatica come questa, in cui anche chi ne avrebbe le possibilità non può mettere a bilancio ulteriori spese, grazie a patti scellerati firmati per far piacere a burocrati e banchieri della Mittel-Europa; ma non è questo il caso di Siena, dove l’assenza di risorse è il più eclatante risultato della politica di un Partito che negli ultimi anni abbiamo imparato fin troppo bene a conoscere.
La locandina, quindi, andrebbe riformulata: “Se ci fosse una buona classe dirigente locale, conquistando il titolo di Capitale Europea della Cultura si potrebbe arrivare a ottenere investimenti e occupazione, come accaduto per i casi analoghi del passato”. Ma poiché chi ha in mano le sorti di questa Città sono ancora oggi coloro che l’hanno ridotta a qualcosa che somiglia più a un deserto che a una capitale, forse, prima che la locandina, sarebbe meglio “riformulare” il Governo cittadino, perché questo finalmente si avvicini alle esigenze dei Senesi e a quello che Siena, a nostro avviso, merita.
Lega Nord Siena – Sezione comunale di Siena