Aperta polemica con Piccini sull'outlet
SIENA. Vogliamo aprire un percorso serio e senza pregiudizi sulla riqualificazione di Isola d’Arbia.
Partiamo da una premessa: dall’Amministrazione nessuna decisione circa la “creazione di un Outlet”, ma la volontà di riqualificare di un’area produttiva, Isola D’Arbia, che da anni è in una situazione di degrado. Proprio su questo tema abbiamo l’intenzione di aprire un dibattito serio e lontano dalle contrapposizioni semplificate e demagogiche. Come riqualificare un’area produttiva nell’interesse dei cittadini, dell’economia e dell’occupazione? Siena Cambia vuole dare delle risposte con il coinvolgimento della cittadinanza.
Quello che, però, ci ha fatto rimanere basiti, oltre alle tante strumentalizzazioni di bassa demagogia politica, è stata l’intervista di Pierluigi Piccini che ha lanciato, pochi giorni or sono, i suoi strali retorici contro il Sindaco sentenziando che l’eventuale insediamento di un “Outlet” determinerebbe “…un colpo mortale alle attività del centro storico” (Corriere di Siena, 18 novembre 2014).
Ebbene, ecco cosa lo stesso Piccini dichiarava pubblicamente il 24 Gennaio 2011 nel Consiglio Comunale riunito per l’approvazione del Regolamento urbanistico, proprio riguardo all’area di Isola d’Arbia: “[…] che città volete per la grande distribuzione? Non si può fare il ragionamento mezzo sì e mezzo no, perché l’evasione commerciale di questa città non la recuperate non creando la grande struttura di distribuzione, non la create in questo modo, non venite incontro a questo, perché il senese vuole comprare a basso costo, va a Montevarchi, va vicino Arezzo, va da qualche altra parte, e compra comunque. Non aiuterete mai un processo di crescita qualitativa della struttura commerciale se non ci fate i conti effettivamente. Per questo non si capisce al momento. E’ sempre quel modo di dire: si, no, però manteniamo l’esistente, che non fa altro che mantenere le rendite di posizione […] questo è il modo di governare che lascia la ‘sienetta’ che poi non fa mai le scelte che servono per una reale crescita. Mantiene il consenso politico, può darsi che lo mantenga, ma mantiene anche le rendite di posizione”.
Di seguito, la lettura dell’estratto del verbale. Buon divertimento.
Quello che, però, ci ha fatto rimanere basiti, oltre alle tante strumentalizzazioni di bassa demagogia politica, è stata l’intervista di Pierluigi Piccini che ha lanciato, pochi giorni or sono, i suoi strali retorici contro il Sindaco sentenziando che l’eventuale insediamento di un “Outlet” determinerebbe “…un colpo mortale alle attività del centro storico” (Corriere di Siena, 18 novembre 2014).
Ebbene, ecco cosa lo stesso Piccini dichiarava pubblicamente il 24 Gennaio 2011 nel Consiglio Comunale riunito per l’approvazione del Regolamento urbanistico, proprio riguardo all’area di Isola d’Arbia: “[…] che città volete per la grande distribuzione? Non si può fare il ragionamento mezzo sì e mezzo no, perché l’evasione commerciale di questa città non la recuperate non creando la grande struttura di distribuzione, non la create in questo modo, non venite incontro a questo, perché il senese vuole comprare a basso costo, va a Montevarchi, va vicino Arezzo, va da qualche altra parte, e compra comunque. Non aiuterete mai un processo di crescita qualitativa della struttura commerciale se non ci fate i conti effettivamente. Per questo non si capisce al momento. E’ sempre quel modo di dire: si, no, però manteniamo l’esistente, che non fa altro che mantenere le rendite di posizione […] questo è il modo di governare che lascia la ‘sienetta’ che poi non fa mai le scelte che servono per una reale crescita. Mantiene il consenso politico, può darsi che lo mantenga, ma mantiene anche le rendite di posizione”.
Di seguito, la lettura dell’estratto del verbale. Buon divertimento.
SIENA CAMBIA