Coro unanime all’iniziativa sulla sanità, nessuna mediazione al ribasso
SIENA. L’attrattività di un territorio passa anche dal livello di servizi alla salute, tema sul quale Siena vanta un trascorso favorevole, argomento affrontato nel dibattito, aperto e stimolate, che ha preso vita durante la nostra iniziativa del 9 marzo scorso. E’ risultato oltremodo evidente che l’occasione della riforma sanitaria deve essere il momento in cui si stimola un’attenzione elevata al nostro territorio, il cui ruolo strategico non è dato per scontato, e va difeso ed innalzato, soprattutto tramite la cooperazione tra soggetti pubblici, collaborazione che va sollecitata in tutti gli appuntamenti importanti. Difesa che deve passare dal chiarire definitivamente quale sarà il ruolo strategico della sanità senese in ambito regionale, comprendere finalmente ammontare e tempi dei fondi disponibili in modo da capire, adesso, la strada che l’Azienda Ospedaliera Universitaria dovrà percorrere verso un adeguamento che gli consenta di esercitare un ruolo primario negli ospedali di Alta Specializzazione.
I meccanismi di attribuzione finanziaria hanno visto, nei fatti, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese penalizzata rispetto ad altri centri della medesima tipologia in regione, divario che va inderogabilmente e definitivamente colmato. Va infine tutelata e rafforzata la posizione della formazione ed in particolar modo delle scuole di specializzazione una cui regressione penalizzerebbe ed indebolirebbe la nostra sanità, un danno elevato che non possiamo accettare, un patrimonio di conoscenze ed eccellenza che non deve essere disperso, essendo la ricerca la chiave per consentire alla città di stare al centro della scena non solo regionale ma anche internazionale. Appare dunque chiaro il legame sanità-eccellenze-strategia ovvero l’inscindibilità fra saperi, innovazione e assistenza, un concetto che garantisce la migliore formazione del personale futuro e le migliori ricadute sul cittadino. Su questo concetto, Siena deve rimanere un punto di rilievo e non essere relegata a Cenerentola della sanità toscana, rilievo che può permettere di affrontare anche tutte le difficoltà operative discusse come le liste di attesa, la fuga di professionalità e di pazienti, il divario tra reali necessità sanitarie e burocratizzazione. La sanità senese ha tutte le caratteristiche per deve rivestire un ruolo primario in Toscana ed oltre, grazie alle sue eccellenze, alla integrazione con il distretto farmaceutico, al suo policlinico. Memori dei danni subìti nel recente passato anche a causa di una politica deforme e distratta, chiediamo una adeguata attenzione, richiesta sulla quale non accettiamo mediazioni al ribasso.